La riserva cognitiva e cerebrale nella neurodegenerazione

In the worldwide, dementias are rapidly assuming acute relevance, going to challenge the various national health care systems. The peculiarity of dementias is the current absence of remedial medical treatments to address the deficits associated with the neurodegeneration. In this perspective, this thesis aims to give due prominence to prevention with regards to dementia and possible treatments, non-pharmacological, toward which research is directing its investigations through the analysis of the construct of cognitive and brain reserve. Indeed, this construct will be illustrated, through a parallelism, in its cognitive component and its corresponding biological substrate, with the aim of observing the mechanisms of neuroplasticity and brain protection that the brain enacts in counteracting the onset of dementia deficits. Underlying brain resilience is in fact the assumption that a cognitive and brain reserve is necessary, and that this reserve can be constituted both passively, through the experiential phenomena of the individual (school, work occupation, use of leisure time and all activities that stimulate the brain), and actively through certain cognitive training and stimulation protocols that will be illustrated in the paper.

Nel panorama mondiale le demenze stanno assumendo rapidamente un’acuta rilevanza, andando a mettere in difficoltà i diversi sistemi sanitari nazionali. La peculiarità delle demenze è l’assenza attuale di cure mediche risolutive che permettano di far fronte ai deficit associati alla neurodegenerazione. In questa luce, la presente tesi si pone l’obiettivo di dare la giusta rilevanza alla prevenzione rispetto alle demenze e ai possibili trattamenti, non farmacologici, verso cui la ricerca sta dirigendo le sue indagini attraverso l'analisi del costrutto di riserva cognitiva e cerebrale. Tale costrutto verrà infatti illustrato, tramite un parallelismo, nella sua componente cognitiva e nel corrispettivo substrato biologico, con la finalità di osservare i meccanismi di neuroplasticità e protezione cerebrale che il cervello mette in atto nel contrastare l’insorgenza dei deficit delle demenze. Alla base della resilienza cerebrale vi è infatti il presupposto che sia necessaria una riserva cognitiva e cerebrale, e che tale riserva possa essere costituita sia passivamente, attraverso i fenomeni esperienziali dell’individuo (la scuola, l’occupazione lavorativa, l’uso del tempo libero e tutte le attività che stimolino il cervello), che attivamente tramite alcuni protocolli di training cognitivi e di stimolazione che verranno illustrati nell’elaborato.