Il diabete è una malattia cronica caratterizzata dall’aumento nel sangue dei livelli di glucosio dovuto a un deficit della quantità e, spesso, nell’efficacia biologica dell’insulina. Nel diabete di tipo 1, la produzione insufficiente o assente di insulina (che regola l’utilizzo del glucosio da parte delle cellule) è dovuta alla distruzione autoimmune delle cellule del pancreas deputate a produrre tale ormone; nel diabete di tipo 2, invece, il problema principale è la resistenza insulinica, ossia l’incapacità da parte delle cellule di utilizzare l’insulina a causa della riduzione o alterazione dei recettori sulla loro superficie, portando il glucosio ad accumularsi nel sangue. La popolazione mondiale che ne è affetta è quasi quadruplicata negli ultimi 40 anni, arrivando a circa mezzo miliardo di persone, ed è prevista una ulteriore crescita che causerà un numero di decessi e un costo per la sanità sempre maggiore. Inoltre, è importante ricordare che il diabete causa 1,5 milioni di decessi ogni anno. Per questo è fondamentale lo studio di nuove tecnologie volte a rendere sempre più accessibili le cure e la gestione di questa malattia, con l’obiettivo di permettere ai pazienti una qualità di vita migliore con una minor dipendenza dalle terapie e una autogestione nella vita quotidiana. Un esempio è dato dai dispositivi per la misurazione in continua del glucosio che, combinati con le pompe di insulina, hanno portato a un miglioramento nel mantenimento della glicemia nel range desiderato, oltre a non rendere più necessaria la ripetuta misurazione manuale della glicemia e la conseguente somministrazione di insulina. Oltre al controllo dell’iperglicemia, si rende necessario anche evitare eventi ipoglicemici, in quanto questi, se non trattati, possono portare a svenimento, coma ed anche alla morte. Si stanno quindi sviluppando diversi algoritmi per la diminuzione della durata o la prevenzione dell’ipoglicemia che sfruttano queste nuove tecnologie. L’obiettivo di questo elaborato è quello di classificare e descrivere alcuni degli algoritmi esistenti che, sfruttando i dati di monitoraggio della glicemia e le infusioni di insulina, sono stati sviluppati per generare degli allarmi preventivi di ipoglicemia imminente e/o modulare l’insulina per cercare, in automatico, di evitarla (o quanto meno limitarne durata e frequenza). Nello specifico, l’elaborato illustrerà nel dettaglio quelli di Brakes e Power Brakes, sviluppati da Hughes et al. (Journal of Diabetes Science and Technology, 2010), considerando i risultati ottenuti dagli studi in silico.

Metodi per la prevenzione dell'ipoglicemia basati su nuove tecnologie usate nella terapia del diabete di tipo I

ZOCCARATO, ELENASOFIA
2021/2022

Abstract

Il diabete è una malattia cronica caratterizzata dall’aumento nel sangue dei livelli di glucosio dovuto a un deficit della quantità e, spesso, nell’efficacia biologica dell’insulina. Nel diabete di tipo 1, la produzione insufficiente o assente di insulina (che regola l’utilizzo del glucosio da parte delle cellule) è dovuta alla distruzione autoimmune delle cellule del pancreas deputate a produrre tale ormone; nel diabete di tipo 2, invece, il problema principale è la resistenza insulinica, ossia l’incapacità da parte delle cellule di utilizzare l’insulina a causa della riduzione o alterazione dei recettori sulla loro superficie, portando il glucosio ad accumularsi nel sangue. La popolazione mondiale che ne è affetta è quasi quadruplicata negli ultimi 40 anni, arrivando a circa mezzo miliardo di persone, ed è prevista una ulteriore crescita che causerà un numero di decessi e un costo per la sanità sempre maggiore. Inoltre, è importante ricordare che il diabete causa 1,5 milioni di decessi ogni anno. Per questo è fondamentale lo studio di nuove tecnologie volte a rendere sempre più accessibili le cure e la gestione di questa malattia, con l’obiettivo di permettere ai pazienti una qualità di vita migliore con una minor dipendenza dalle terapie e una autogestione nella vita quotidiana. Un esempio è dato dai dispositivi per la misurazione in continua del glucosio che, combinati con le pompe di insulina, hanno portato a un miglioramento nel mantenimento della glicemia nel range desiderato, oltre a non rendere più necessaria la ripetuta misurazione manuale della glicemia e la conseguente somministrazione di insulina. Oltre al controllo dell’iperglicemia, si rende necessario anche evitare eventi ipoglicemici, in quanto questi, se non trattati, possono portare a svenimento, coma ed anche alla morte. Si stanno quindi sviluppando diversi algoritmi per la diminuzione della durata o la prevenzione dell’ipoglicemia che sfruttano queste nuove tecnologie. L’obiettivo di questo elaborato è quello di classificare e descrivere alcuni degli algoritmi esistenti che, sfruttando i dati di monitoraggio della glicemia e le infusioni di insulina, sono stati sviluppati per generare degli allarmi preventivi di ipoglicemia imminente e/o modulare l’insulina per cercare, in automatico, di evitarla (o quanto meno limitarne durata e frequenza). Nello specifico, l’elaborato illustrerà nel dettaglio quelli di Brakes e Power Brakes, sviluppati da Hughes et al. (Journal of Diabetes Science and Technology, 2010), considerando i risultati ottenuti dagli studi in silico.
2021
Methods for hypoglycemia prevention based on new technologies used in type I diabetes therapy
Diabete
Sensore di glucosio
Ipoglicemia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/33757