This thesis deals with the issue of gender-based violence through the analysis of some cases of domestic violence and sexual assault that occurred in the province of Modena between 1939 and 1950, found at the State Archives of Modena. The research shows the role of the strategy of victim blaming, that is, the attempt to blame the woman who denounced violence for what she suffered. The specific objective of the thesis, pursued by comparing archived cases and cases instead ended with a conviction, is to understand which elements of women’s blaming can influence judges, prosecutors and law enforcement to close the case before it even goes to trial, in fact stating that the man does not have to pay for using violence on a woman who "asked for it". I also wondered if, instead, the cases arrived at a conviction do not present attempts of victim blaming, or whether it is still used but in different ways and in a less convincing way, not allowing the filing, but only obtaining a reduced sentence. How many elements such as the neighborhood voices, the reputation of the victim, the ability of defendants and lawyers to construct a narrative that blames the victim are decisive for how the process is going to unfold? The reconstruction, in the first two chapters, of the different meanings associated over the centuries with violence, power relations, gender roles and the social context in which women lived in the 1940s allows the phenomenon to be led back to its historical dimension, fundamental to find the roots of the patriarchal culture that justifies and accepts it, a culture in which we still live today.

Questa tesi affronta il tema della violenza di genere attraverso l’analisi di alcuni casi di violenza domestica e violenza carnale avvenuti nella provincia di Modena tra il 1939 e il 1950, reperiti presso l’Archivio di Stato di Modena. All’interno della ricerca viene evidenziato il ruolo della strategia della colpevolizzazione della vittima, cioè il tentativo di addossare alla donna che ha denunciato una violenza la responsabilità di quanto subito. L’obiettivo specifico della tesi, perseguito confrontando casi archiviati e casi invece terminati con una condanna, è quello di comprendere quali elementi propri della colpevolizzazione della donna sono in grado di influenzare giudici, procuratori e forze dell’ordine per portare all’archiviazione del caso di violenza ancor prima di arrivare a processo, di fatto affermando che l’uomo non deve pagare per aver usato violenza su una donna che “se l’è cercata”. Mi sono chiesta poi se, invece, i casi arrivati a una condanna non presentano tentativi di colpevolizzazione, o se essa è comunque utilizzata ma con modalità diverse e in modo meno convincente, non consentendo l’archiviazione ma soltanto l’ottenimento di una pena più lieve. Quanto elementi come le voci di paese, la reputazione della vittima, l’abilità di imputati e avvocati nel costruire una narrazione che colpevolizzi la vittima sono decisivi per le sorti del procedimento? La ricostruzione, nei primi due capitoli, dei diversi significati associati nel corso dei secoli alla violenza, dei rapporti di potere, dei ruoli di genere e del contesto sociale nel quale vivevano le donne negli anni Quaranta permette di calare il fenomeno nella sua dimensione storica, fondamentale per ricercare le radici della cultura patriarcale che la giustifica e la accetta, cultura in cui viviamo ancora oggi.

La colpevolizzazione della vittima nei processi per violenza di genere nel modenese (1939-1950)

FERRARI, MARTINA
2021/2022

Abstract

This thesis deals with the issue of gender-based violence through the analysis of some cases of domestic violence and sexual assault that occurred in the province of Modena between 1939 and 1950, found at the State Archives of Modena. The research shows the role of the strategy of victim blaming, that is, the attempt to blame the woman who denounced violence for what she suffered. The specific objective of the thesis, pursued by comparing archived cases and cases instead ended with a conviction, is to understand which elements of women’s blaming can influence judges, prosecutors and law enforcement to close the case before it even goes to trial, in fact stating that the man does not have to pay for using violence on a woman who "asked for it". I also wondered if, instead, the cases arrived at a conviction do not present attempts of victim blaming, or whether it is still used but in different ways and in a less convincing way, not allowing the filing, but only obtaining a reduced sentence. How many elements such as the neighborhood voices, the reputation of the victim, the ability of defendants and lawyers to construct a narrative that blames the victim are decisive for how the process is going to unfold? The reconstruction, in the first two chapters, of the different meanings associated over the centuries with violence, power relations, gender roles and the social context in which women lived in the 1940s allows the phenomenon to be led back to its historical dimension, fundamental to find the roots of the patriarchal culture that justifies and accepts it, a culture in which we still live today.
2021
Victim blaming in gender-based violence trials in Modena (1939-1950)
Questa tesi affronta il tema della violenza di genere attraverso l’analisi di alcuni casi di violenza domestica e violenza carnale avvenuti nella provincia di Modena tra il 1939 e il 1950, reperiti presso l’Archivio di Stato di Modena. All’interno della ricerca viene evidenziato il ruolo della strategia della colpevolizzazione della vittima, cioè il tentativo di addossare alla donna che ha denunciato una violenza la responsabilità di quanto subito. L’obiettivo specifico della tesi, perseguito confrontando casi archiviati e casi invece terminati con una condanna, è quello di comprendere quali elementi propri della colpevolizzazione della donna sono in grado di influenzare giudici, procuratori e forze dell’ordine per portare all’archiviazione del caso di violenza ancor prima di arrivare a processo, di fatto affermando che l’uomo non deve pagare per aver usato violenza su una donna che “se l’è cercata”. Mi sono chiesta poi se, invece, i casi arrivati a una condanna non presentano tentativi di colpevolizzazione, o se essa è comunque utilizzata ma con modalità diverse e in modo meno convincente, non consentendo l’archiviazione ma soltanto l’ottenimento di una pena più lieve. Quanto elementi come le voci di paese, la reputazione della vittima, l’abilità di imputati e avvocati nel costruire una narrazione che colpevolizzi la vittima sono decisivi per le sorti del procedimento? La ricostruzione, nei primi due capitoli, dei diversi significati associati nel corso dei secoli alla violenza, dei rapporti di potere, dei ruoli di genere e del contesto sociale nel quale vivevano le donne negli anni Quaranta permette di calare il fenomeno nella sua dimensione storica, fondamentale per ricercare le radici della cultura patriarcale che la giustifica e la accetta, cultura in cui viviamo ancora oggi.
violenza di genere
colpevolizzazione
storia delle donne
storia di genere
seconda guerra
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Ferrari_Martina.pdf

accesso aperto

Dimensione 1.58 MB
Formato Adobe PDF
1.58 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/33788