L’abilità di navigazione gioca un ruolo importante nella vita quotidiana e implica l’utilizzo di rappresentazioni mentali, che possono essere di tipo route o survey. Il tipo di rappresentazione viene influenzato dai fattori individuali come le abilità visuospaziali, la memoria di lavoro visuospaziale e le inclinazioni personali, tra cui l’autoefficacia, su cui si concentrerà il presente elaborato. La ricerca ha coinvolto 451 partecipanti (300 femmine e 151 maschi), ai quali sono stati somministrati questionari autovalutativi circa le proprie abilità di navigazione e test atti a valutare abilità small-scale e large-scale. I compiti utilizzati erano di tipo landmark, route e survey. L’obiettivo era indagare la relazione tra autoefficacia e compiti di navigazione, nonché tra autoefficacia e abilità spaziali di base, separatamente in maschi e femmine dai 20 ai 50 anni. Dall’analisi dei dati sono emerse correlazioni tra l’autoefficacia spaziale e la prestazione in compiti che implicano l’uso di abilità large-scale, ma la relazione sussiste solo nel caso di compiti complessi che implicano una rappresentazione di tipo survey. Inoltre sono state trovate correlazioni tra autoefficacia spaziale e alcune abilità small-scale, nello specifico mental rotation, ma solo per quanto riguarda le femmine, e memoria di lavoro visuospaziale. Le abilità small-scale sembrano dunque supportare e predire l’autoefficacia in compiti large-scale, nonché la prestazione in compiti di navigazione. I risultati mettono in luce il ruolo dell’autoefficacia come importante fattore motivazionale e forniscono uno spunto per possibili ricerche future nel campo della navigazione.
Abilità visuospaziali e apprendimento spaziale in un ambiente virtuale: il ruolo dell'autoefficacia in maschi e femmine
DURELLO, AURORA
2021/2022
Abstract
L’abilità di navigazione gioca un ruolo importante nella vita quotidiana e implica l’utilizzo di rappresentazioni mentali, che possono essere di tipo route o survey. Il tipo di rappresentazione viene influenzato dai fattori individuali come le abilità visuospaziali, la memoria di lavoro visuospaziale e le inclinazioni personali, tra cui l’autoefficacia, su cui si concentrerà il presente elaborato. La ricerca ha coinvolto 451 partecipanti (300 femmine e 151 maschi), ai quali sono stati somministrati questionari autovalutativi circa le proprie abilità di navigazione e test atti a valutare abilità small-scale e large-scale. I compiti utilizzati erano di tipo landmark, route e survey. L’obiettivo era indagare la relazione tra autoefficacia e compiti di navigazione, nonché tra autoefficacia e abilità spaziali di base, separatamente in maschi e femmine dai 20 ai 50 anni. Dall’analisi dei dati sono emerse correlazioni tra l’autoefficacia spaziale e la prestazione in compiti che implicano l’uso di abilità large-scale, ma la relazione sussiste solo nel caso di compiti complessi che implicano una rappresentazione di tipo survey. Inoltre sono state trovate correlazioni tra autoefficacia spaziale e alcune abilità small-scale, nello specifico mental rotation, ma solo per quanto riguarda le femmine, e memoria di lavoro visuospaziale. Le abilità small-scale sembrano dunque supportare e predire l’autoefficacia in compiti large-scale, nonché la prestazione in compiti di navigazione. I risultati mettono in luce il ruolo dell’autoefficacia come importante fattore motivazionale e forniscono uno spunto per possibili ricerche future nel campo della navigazione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/33823