Il Morbo di Parkinson, o Parkinson’s Disease (PD), è una malattia neurodegenerativa che interessa diversi sistemi frontali, tra cui quello motorio. Il PD è la seconda forma più diffusa di neurodegenerazione dopo il Morbo di Alzheimer e colpisce circa due milioni di individui l’anno. Caratteristica del PD è la neuroinfiammazione causata da accumulo intracellulare di corpi di Lewy; questi portano ad un deficit del sistema dopaminergico, soprattutto nella substantia nigra dei gangli della base. A causa di queste alterazioni, si manifestano sintomi motori positivi e negativi, come tremore a riposo, rigidità muscolare e acinesia. In aggiunta, le funzioni frontali del paziente vengono danneggiate, vediamo quindi un aumento dei tempi di reazione e rallentamento di quelli di elaborazione delle informazioni. È stato inoltre confermato che quasi la metà dei soggetti con PD sviluppa un lieve decadimento cognitivo durante la malattia; di questi, circa l’80% dopo 20 anni presenta demenza. Ad oggi il PD è ancora una malattia incurabile, ma è molto importante poter arginare il più a lungo possibile il declino neurocognitivo dei pazienti, servendosi anche di riabilitazione cognitiva. Un trattamento cognitivo effettuato con costanza nel tempo vede protagonista la riabilitazione delle funzioni frontali, quali memoria, attenzione, pianificazione e flessibilità cognitiva. Dunque, dopo averne confermato l’efficacia, si potranno mettere a punto interventi di neuroriabilitazione mirati e personalizzati in base alla difficoltà del soggetto, per migliorare la qualità di vita del paziente e il decorso della malattia.
Riabilitazione Cognitiva in pazienti con Morbo di Parkinson
MARCHIORO, MARGHERITA
2021/2022
Abstract
Il Morbo di Parkinson, o Parkinson’s Disease (PD), è una malattia neurodegenerativa che interessa diversi sistemi frontali, tra cui quello motorio. Il PD è la seconda forma più diffusa di neurodegenerazione dopo il Morbo di Alzheimer e colpisce circa due milioni di individui l’anno. Caratteristica del PD è la neuroinfiammazione causata da accumulo intracellulare di corpi di Lewy; questi portano ad un deficit del sistema dopaminergico, soprattutto nella substantia nigra dei gangli della base. A causa di queste alterazioni, si manifestano sintomi motori positivi e negativi, come tremore a riposo, rigidità muscolare e acinesia. In aggiunta, le funzioni frontali del paziente vengono danneggiate, vediamo quindi un aumento dei tempi di reazione e rallentamento di quelli di elaborazione delle informazioni. È stato inoltre confermato che quasi la metà dei soggetti con PD sviluppa un lieve decadimento cognitivo durante la malattia; di questi, circa l’80% dopo 20 anni presenta demenza. Ad oggi il PD è ancora una malattia incurabile, ma è molto importante poter arginare il più a lungo possibile il declino neurocognitivo dei pazienti, servendosi anche di riabilitazione cognitiva. Un trattamento cognitivo effettuato con costanza nel tempo vede protagonista la riabilitazione delle funzioni frontali, quali memoria, attenzione, pianificazione e flessibilità cognitiva. Dunque, dopo averne confermato l’efficacia, si potranno mettere a punto interventi di neuroriabilitazione mirati e personalizzati in base alla difficoltà del soggetto, per migliorare la qualità di vita del paziente e il decorso della malattia.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/33844