La tesi si compone di uno studio riguardo alla tematica del complottismo/ cospirazionismo, in particolare legata al Covid-19, che è stata indagata mediante l'utilizzo di un questionario creato appositamente per l'occasione sulla piattaforma Qualtrics e successivamente diffuso online. Le domande prendono piene a partire dalla linea teorica elaborata da K.M. Douglas circa le motivazioni che stanno dietro alla scelta di adesione alle teorie del complotto. Partendo da una ricerca teorica circa il fenomeno in sé e la sua diffusione mediante le fake news sui social media, lo studio si è posto l'obiettivo di indagare l'effettiva esistenza di tali bisogni primari da soddisfare mediante l'impiego di una mentalità complottista e se fosse possibile stimolare una credenza di questo tipo attraverso l'esposizione a determinati input di natura scientifica o cospirazionista. I risultati prodotti non mostrano una significativa differenza tra chi era stato esposto ad uno stimolo e chi all'altro nel grado di accordo e/o disaccordo con le domande, ma dimostrano che chi ha un'ideazione complottista di base tenderà a soddisfare i bisogni fondamentali con l'impiego di una modalità di pensiero complottista. I risultati prodotti potrebbero contribuire a future ricerche circa l'origine della credenza a tali teorie e alle fake news.
Il fenomeno del complottismo: Siamo predisposti alle fake news?
DE AGOSTINI, ANDREA
2021/2022
Abstract
La tesi si compone di uno studio riguardo alla tematica del complottismo/ cospirazionismo, in particolare legata al Covid-19, che è stata indagata mediante l'utilizzo di un questionario creato appositamente per l'occasione sulla piattaforma Qualtrics e successivamente diffuso online. Le domande prendono piene a partire dalla linea teorica elaborata da K.M. Douglas circa le motivazioni che stanno dietro alla scelta di adesione alle teorie del complotto. Partendo da una ricerca teorica circa il fenomeno in sé e la sua diffusione mediante le fake news sui social media, lo studio si è posto l'obiettivo di indagare l'effettiva esistenza di tali bisogni primari da soddisfare mediante l'impiego di una mentalità complottista e se fosse possibile stimolare una credenza di questo tipo attraverso l'esposizione a determinati input di natura scientifica o cospirazionista. I risultati prodotti non mostrano una significativa differenza tra chi era stato esposto ad uno stimolo e chi all'altro nel grado di accordo e/o disaccordo con le domande, ma dimostrano che chi ha un'ideazione complottista di base tenderà a soddisfare i bisogni fondamentali con l'impiego di una modalità di pensiero complottista. I risultati prodotti potrebbero contribuire a future ricerche circa l'origine della credenza a tali teorie e alle fake news.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
DEAGOSTINI_elaboratofinale.pdf
accesso aperto
Dimensione
1.25 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.25 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/33888