La perdita d’udito è oggi uno dei più diffusi e comuni disturbi sensoriali in grado di colpire l’uomo. Questa “invisibile” condizione che si presenta sotto il nome di ipoacusia, può manifestarsi a qualsiasi età, attaccando in maniera indiscriminata sia i giovani che gli anziani. Ad oggi è stimato che in Italia circa il 12,1% della popolazione soffre di un deficit uditivo più o meno severo che ne influenza, almeno in parte, la qualità della vita, andando ad interessare il loro benessere psicologico. Questo aspetto, nei casi più gravi, può comportare un disimpegno nelle situazioni d’ascolto provocando l’esclusione dei soggetti dalle conversazioni e, successivamente, dal contesto sociale. L' elaborato ha come obiettivo quello di presentare delle efficaci strategie per evitare che questo succeda. A tal fine verrà quindi posta attenzione su due strumenti: il Modello di Impegno nell’Ascolto (MoLE) che si pone come finalità quella di analizzare le motivazioni che spingono i pazienti ipoacusici a disimpegnarsi dall’ascolto attivo ed il Listening Self-Efficacy Questionnaire (LSEQ), strumento in grado di quantificare l’autoefficacia di ascolto percepita in differenti contesti nei quali è richiesta la comprensione del discorso parlato e, la cui traduzione in lingua italiana, è avvenuta proprio nel merito di questo progetto di tesi. Si presenterà un’introduzione sulla patologia dell’ipoacusia, andando a descrivere non solo le varie forme in cui può presentarsi, le cause sottostanti alla sua insorgenza e le possibili terapie volte alla cura ma anche come essa impatta sulla psicologia dei pazienti che ne sono affetti.Si passerà poi all’analisi del MoLE esponendo non solo i suoi obiettivi e la sua delineazione ma anche le teorie di riferimento dai quali ci si è ispirati per la sua realizzazione, come lo sforzo d’ascolto, la motivazione, l’impegno narrativo e la noia. Infine verrà esposto il lavoro di traduzione e adattamento, in lingua italiana, del questionario LSEQ ed i risultati ottenuti dalla sua prima somministrazione a pazienti ipoacusici, in cura presso il reparto di Otorinolaringoiatria dell'Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova; la raccolta dei dati è attualmente ancora in corso e prevede, quindi, la possibilità futura di ampliare la ricerca.
Valutare il senso di autoefficacia in adulti con ipoacusia: la scala LSEQ
SALMASO, SOFIA
2021/2022
Abstract
La perdita d’udito è oggi uno dei più diffusi e comuni disturbi sensoriali in grado di colpire l’uomo. Questa “invisibile” condizione che si presenta sotto il nome di ipoacusia, può manifestarsi a qualsiasi età, attaccando in maniera indiscriminata sia i giovani che gli anziani. Ad oggi è stimato che in Italia circa il 12,1% della popolazione soffre di un deficit uditivo più o meno severo che ne influenza, almeno in parte, la qualità della vita, andando ad interessare il loro benessere psicologico. Questo aspetto, nei casi più gravi, può comportare un disimpegno nelle situazioni d’ascolto provocando l’esclusione dei soggetti dalle conversazioni e, successivamente, dal contesto sociale. L' elaborato ha come obiettivo quello di presentare delle efficaci strategie per evitare che questo succeda. A tal fine verrà quindi posta attenzione su due strumenti: il Modello di Impegno nell’Ascolto (MoLE) che si pone come finalità quella di analizzare le motivazioni che spingono i pazienti ipoacusici a disimpegnarsi dall’ascolto attivo ed il Listening Self-Efficacy Questionnaire (LSEQ), strumento in grado di quantificare l’autoefficacia di ascolto percepita in differenti contesti nei quali è richiesta la comprensione del discorso parlato e, la cui traduzione in lingua italiana, è avvenuta proprio nel merito di questo progetto di tesi. Si presenterà un’introduzione sulla patologia dell’ipoacusia, andando a descrivere non solo le varie forme in cui può presentarsi, le cause sottostanti alla sua insorgenza e le possibili terapie volte alla cura ma anche come essa impatta sulla psicologia dei pazienti che ne sono affetti.Si passerà poi all’analisi del MoLE esponendo non solo i suoi obiettivi e la sua delineazione ma anche le teorie di riferimento dai quali ci si è ispirati per la sua realizzazione, come lo sforzo d’ascolto, la motivazione, l’impegno narrativo e la noia. Infine verrà esposto il lavoro di traduzione e adattamento, in lingua italiana, del questionario LSEQ ed i risultati ottenuti dalla sua prima somministrazione a pazienti ipoacusici, in cura presso il reparto di Otorinolaringoiatria dell'Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova; la raccolta dei dati è attualmente ancora in corso e prevede, quindi, la possibilità futura di ampliare la ricerca.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/33993