Il presente lavoro si pone l'obiettivo di discutere alcune delle tematiche maggiormente dibattute nell'ambito della ricerca in psicoterapia. In primo luogo, vengono indagate le ragioni dell'esistenza di molteplici psicoterapie: ciò sembra aderire alla complessità dell'essere umano e del suo funzionamento psichico, ma al contempo pone una serie di problemi teorici e metodologici. Condizione imprescindibile e preliminare per lo svolgimento di una ricerca è la definizione dell'oggetto che si intende studiare: ad oggi, non esiste una definizione condivisa di psicoterapia. Tuttavia, tale difficoltà può essere aggirata identificando una serie di elementi comuni alle varie scuole psicoterapiche o rivolgendo gli studi a singole terapie e al confronto tra di esse. In secondo luogo, vengono passate in rassegna le principali conclusioni a cui la comunità scientifica è pervenuta relativamente all'efficacia della psicoterapia. V'è un generale consenso sul funzionamento di tale trattamento, ma al tempo stesso la ricerca sembra suggerire che tra i vari tipi di psicoterapia non vi siano differenze significative in termini di efficacia. Ciò prende il nome di “paradosso dell'equivalenza” e obbliga ad una serie di riflessioni di natura teorica e pratica. In terzo luogo, si approfondiscono i vantaggi e i limiti del modello Evidence-based e delle ricerche che da esso traggono spunto. Vengono poi discussi i principali contributi che le neuroscienze hanno portato alla ricerca in psicoterapia, ma anche ai rischi che visioni eccessivamente riduzioniste potrebbero portare. Infine, si riflette sullo stato attuale della ricerca in psicoterapia e alle implicazioni che essa può avere nel campo della divulgazione e delle scelte politico-amministrative.
Risorse e problematiche teorico-metodologiche della ricerca in psicoterapia
RUINI, STEFANO
2021/2022
Abstract
Il presente lavoro si pone l'obiettivo di discutere alcune delle tematiche maggiormente dibattute nell'ambito della ricerca in psicoterapia. In primo luogo, vengono indagate le ragioni dell'esistenza di molteplici psicoterapie: ciò sembra aderire alla complessità dell'essere umano e del suo funzionamento psichico, ma al contempo pone una serie di problemi teorici e metodologici. Condizione imprescindibile e preliminare per lo svolgimento di una ricerca è la definizione dell'oggetto che si intende studiare: ad oggi, non esiste una definizione condivisa di psicoterapia. Tuttavia, tale difficoltà può essere aggirata identificando una serie di elementi comuni alle varie scuole psicoterapiche o rivolgendo gli studi a singole terapie e al confronto tra di esse. In secondo luogo, vengono passate in rassegna le principali conclusioni a cui la comunità scientifica è pervenuta relativamente all'efficacia della psicoterapia. V'è un generale consenso sul funzionamento di tale trattamento, ma al tempo stesso la ricerca sembra suggerire che tra i vari tipi di psicoterapia non vi siano differenze significative in termini di efficacia. Ciò prende il nome di “paradosso dell'equivalenza” e obbliga ad una serie di riflessioni di natura teorica e pratica. In terzo luogo, si approfondiscono i vantaggi e i limiti del modello Evidence-based e delle ricerche che da esso traggono spunto. Vengono poi discussi i principali contributi che le neuroscienze hanno portato alla ricerca in psicoterapia, ma anche ai rischi che visioni eccessivamente riduzioniste potrebbero portare. Infine, si riflette sullo stato attuale della ricerca in psicoterapia e alle implicazioni che essa può avere nel campo della divulgazione e delle scelte politico-amministrative.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Ruini_Stefano_2011429.pdf
accesso aperto
Dimensione
466.71 kB
Formato
Adobe PDF
|
466.71 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/34001