Con la transizione energetica molti paesi, soprattutto quelli pienamente sviluppati, hanno iniziato diverse campagne d'incentivazione per le fonti rinnovabili, sia in ambito industriale che in ambito domestico. Per questo motivo sempre più cittadini hanno installato sul proprio tetto un impianto fotovoltaico, in grado di fornire un notevole risparmio in bolletta. Nel settore domestico, però, la quota di energia che viene realmente consumata dall'abitazione è molto limitata, la maggior parte della produzione dell'impianto viene immessa in rete e riprelevata in un secondo momento. Di conseguenza, durante le ore di insolazione, interi quartieri abitati si trasformano, di fatto, in piccole centrali elettriche diffuse su tutto il territorio, mentre, durante le ore serali, tornano ad essere semplici consumatori a cui bisogna fornire energia. Questo tipo di generazione distribuita rappresenta un problema per la rete di distribuzione, in quanto si ritrova a dover gestire grandi flussi di potenza in diverse direzioni. Come si è già potuto notare infatti, le normative che riguardano gli impianti fotovoltaici domestici sono cambiate molto negli anni. All'inizio gli incentivi erano garantiti per tutta l'energia immessa in rete, negli ultimi anni invece è stato premiato molto di più l'autoconsumo. Si prevede che nei prossimi anni aumenterà ancora questa tendenza. Questo elaborato, oltre ad illustrare nel dettaglio tutti gli aspetti di cui sopra, descrive le tecniche ad oggi esistenti per incrementare la quota di autoconsumo. Nell'ultimo capitolo, invece, si vuole cercare di capire il comportamento di un impianto fotovoltaico con accumulo e se ne analizza la convenienza economica.
Sistemi di accumulo per impianti fotovoltaici domestici
STEFANI, EDDIE
2021/2022
Abstract
Con la transizione energetica molti paesi, soprattutto quelli pienamente sviluppati, hanno iniziato diverse campagne d'incentivazione per le fonti rinnovabili, sia in ambito industriale che in ambito domestico. Per questo motivo sempre più cittadini hanno installato sul proprio tetto un impianto fotovoltaico, in grado di fornire un notevole risparmio in bolletta. Nel settore domestico, però, la quota di energia che viene realmente consumata dall'abitazione è molto limitata, la maggior parte della produzione dell'impianto viene immessa in rete e riprelevata in un secondo momento. Di conseguenza, durante le ore di insolazione, interi quartieri abitati si trasformano, di fatto, in piccole centrali elettriche diffuse su tutto il territorio, mentre, durante le ore serali, tornano ad essere semplici consumatori a cui bisogna fornire energia. Questo tipo di generazione distribuita rappresenta un problema per la rete di distribuzione, in quanto si ritrova a dover gestire grandi flussi di potenza in diverse direzioni. Come si è già potuto notare infatti, le normative che riguardano gli impianti fotovoltaici domestici sono cambiate molto negli anni. All'inizio gli incentivi erano garantiti per tutta l'energia immessa in rete, negli ultimi anni invece è stato premiato molto di più l'autoconsumo. Si prevede che nei prossimi anni aumenterà ancora questa tendenza. Questo elaborato, oltre ad illustrare nel dettaglio tutti gli aspetti di cui sopra, descrive le tecniche ad oggi esistenti per incrementare la quota di autoconsumo. Nell'ultimo capitolo, invece, si vuole cercare di capire il comportamento di un impianto fotovoltaico con accumulo e se ne analizza la convenienza economica.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/34226