Background: L’amputazione è la perdita di una parte del corpo o di tessuto a seguito di un trauma fisico o di un intervento chirurgico. La conseguenza di questi eventi è una riduzione anche drastica della qualità di vita per i soggetti, accompagnata spesso da frequenti sensazioni di dolore e, nel caso di amputazione degli arti, dall’insorgenza della cosiddetta sindrome dell’arto fantasma. L’uso della protesi offre agli amputati la possibilità di tornare a vivere una vita quanto più simile a quella precedente, vicariando le funzioni dell’arto amputato. Tuttavia, il loro effetto sul dolore e sui fenomeni dispercettivi non è ancora chiaro. L’obiettivo di questo studio è dunque quello di revisionare la letteratura scientifica riguardo gli effetti della protesizzazione all’arto superiore, sul dolore da arto fantasma e sulla qualità della vita di individui amputati. Metodi: Abbiamo eseguito una revisione sistematica della letteratura ricercando studi che valutassero gli effetti della protesizzazione sui fenomeni di dolore, arto fantasma, schema corporeo e qualità della vita a seguito di un’amputazione dell’arto superiore. La ricerca è stata effettuata attraverso i motori di ricerca Pubmed, Pedro, Scopus e Cochrane, fino al 30 giugno 2022. Risultati: Abbiamo identificato 9 studi che includono pazienti con amputazioni dell’arto superiore, sottoposti a test o questionari sulla loro qualità di vita e su aspetti percettivi (riguardanti dolore, arto fantasma), prima e dopo la protesizzazione, oppure con o senza protesi. I dati ottenuti sono contrastanti, con una leggera prevalenza, per quanto riguarda le migliori condizioni di vita, riscontrate da coloro che indossavano un dispositivo protesico. Conclusioni: La letteratura su questi argomenti è ancora insufficiente per arrivare a stabilire con certezza gli effetti della protesi sui soggetti con amputazione di arto superiore. Una causa di questa lacuna è sicuramente la scarsa collaborazione/comunicazione tra il settore ingegneristico e quello riabilitativo.
Fenomeni di dispercezione in soggetti protesizzati in seguito ad amputazione dell'arto superiore: una revisione sistematica della letteratura
CENGIAROTTI, NICOLÒ
2021/2022
Abstract
Background: L’amputazione è la perdita di una parte del corpo o di tessuto a seguito di un trauma fisico o di un intervento chirurgico. La conseguenza di questi eventi è una riduzione anche drastica della qualità di vita per i soggetti, accompagnata spesso da frequenti sensazioni di dolore e, nel caso di amputazione degli arti, dall’insorgenza della cosiddetta sindrome dell’arto fantasma. L’uso della protesi offre agli amputati la possibilità di tornare a vivere una vita quanto più simile a quella precedente, vicariando le funzioni dell’arto amputato. Tuttavia, il loro effetto sul dolore e sui fenomeni dispercettivi non è ancora chiaro. L’obiettivo di questo studio è dunque quello di revisionare la letteratura scientifica riguardo gli effetti della protesizzazione all’arto superiore, sul dolore da arto fantasma e sulla qualità della vita di individui amputati. Metodi: Abbiamo eseguito una revisione sistematica della letteratura ricercando studi che valutassero gli effetti della protesizzazione sui fenomeni di dolore, arto fantasma, schema corporeo e qualità della vita a seguito di un’amputazione dell’arto superiore. La ricerca è stata effettuata attraverso i motori di ricerca Pubmed, Pedro, Scopus e Cochrane, fino al 30 giugno 2022. Risultati: Abbiamo identificato 9 studi che includono pazienti con amputazioni dell’arto superiore, sottoposti a test o questionari sulla loro qualità di vita e su aspetti percettivi (riguardanti dolore, arto fantasma), prima e dopo la protesizzazione, oppure con o senza protesi. I dati ottenuti sono contrastanti, con una leggera prevalenza, per quanto riguarda le migliori condizioni di vita, riscontrate da coloro che indossavano un dispositivo protesico. Conclusioni: La letteratura su questi argomenti è ancora insufficiente per arrivare a stabilire con certezza gli effetti della protesi sui soggetti con amputazione di arto superiore. Una causa di questa lacuna è sicuramente la scarsa collaborazione/comunicazione tra il settore ingegneristico e quello riabilitativo.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Cengiarotti_Nicolò.pdf
accesso aperto
Dimensione
834.9 kB
Formato
Adobe PDF
|
834.9 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/34245