Il presente lavoro si concentra sullo studio degli impianti solari a concentrazione (CSP) ed in particolare ha come obiettivo il comprendere se, e perché, questa tecnologia rinnovabile ha l’opportunità di ricoprire un ruolo non marginale nella Transizione Energetica. La metodologia di studio impiegata per rispondere a tale quesito si basa su un’attenta ricerca bibliografica sullo stato dell’arte del CSP e su una rielaborazione delle informazioni raccolte in una struttura organica che consenta di mettere in luce tanto le applicazioni positive quanto i limiti di tale tecnologia. La possibilità di sfruttare sistemi di accumulo termico (TES) in grado di garantire Capacity Factor del 60-70% e la facoltà di essere integrati efficacemente – cioè con riduzione dei costi di circa il 50%, aumenti di produzione nell’ordine del 25% e riduzione delle emissioni di CO2 – con altri impianti di generazione elettrica o di dissalazione, rendono con buona certezza il CSP una promettente tecnologia, tanto che negli scenari IEA è ritenuto possibile che ricopra l’11% del mix elettrico globale entro il 2050. Cionondimeno devono essere superati diversi ostacoli, tra cui l’ancora assente competitività economica (LCOE medio al 2021 pari a 0,114 USD/kWh) ed il problematico consumo d’acqua in aree desertiche (3-3,5 m3/kWh con raffreddamento ad umido), prima che gli impianti CSP possano effettivamente raggiungere un ruolo di decisivo alleato nel processo di Transizione Energetica.

Gli impianti solari a concentrazione nella transizione energetica

DICATI, DIEGO
2021/2022

Abstract

Il presente lavoro si concentra sullo studio degli impianti solari a concentrazione (CSP) ed in particolare ha come obiettivo il comprendere se, e perché, questa tecnologia rinnovabile ha l’opportunità di ricoprire un ruolo non marginale nella Transizione Energetica. La metodologia di studio impiegata per rispondere a tale quesito si basa su un’attenta ricerca bibliografica sullo stato dell’arte del CSP e su una rielaborazione delle informazioni raccolte in una struttura organica che consenta di mettere in luce tanto le applicazioni positive quanto i limiti di tale tecnologia. La possibilità di sfruttare sistemi di accumulo termico (TES) in grado di garantire Capacity Factor del 60-70% e la facoltà di essere integrati efficacemente – cioè con riduzione dei costi di circa il 50%, aumenti di produzione nell’ordine del 25% e riduzione delle emissioni di CO2 – con altri impianti di generazione elettrica o di dissalazione, rendono con buona certezza il CSP una promettente tecnologia, tanto che negli scenari IEA è ritenuto possibile che ricopra l’11% del mix elettrico globale entro il 2050. Cionondimeno devono essere superati diversi ostacoli, tra cui l’ancora assente competitività economica (LCOE medio al 2021 pari a 0,114 USD/kWh) ed il problematico consumo d’acqua in aree desertiche (3-3,5 m3/kWh con raffreddamento ad umido), prima che gli impianti CSP possano effettivamente raggiungere un ruolo di decisivo alleato nel processo di Transizione Energetica.
2021
Concentrated solar power plants in the energy transition
CSP
impianti solari
energia
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