Partendo dall'analisi dell'anatomia e del funzionamento dei neuroni, ci si concentra sui neuroni piramidali presenti nella corteccia cerebrale, che generano un potenziale postsinpatico rilevabile dallo scalpo. L'elettroencefalogramma (EEG) è un esame che si basa sul rilevare tale potenziale in quanto è informativo dell'attività elettrica cerebrale. Per eseguire tale esame si utilizza un elettroencefalografo, i cui elementi principali sono gli elettrodi posti sul cuoio capelluto per rilevare il segnale, l’amplificatore per aumentare l’ampiezza, i filtri per eliminare i disturbi e il convertitore analogico-digitale per ottenere un segnale digitale. Il risultato è un tracciato encefalografico, in cui si può distinguere l’attività spontanea dai potenziali evocati: l’attività spontanea è normalmente presente e composta da onde cerebrali classificate in intervalli di frequenza, mentre i potenziali evocati si ottengono come risposta alla stimolazione delle vie sensoriali e sono costituiti da varie componenti, tra cui la P300. L’elettroencefalogramma presenta buone caratteristiche di risoluzione temporale, elevata portabilità e bassi costi, prevalendo così su altre tecniche e venendo utilizzato in ambito clinico, ad esempio per la diagnosi dell’epilessia, in ambito psicologico per valutare aspetti comportamentali e in ambito ingegneristico per la realizzare le interfacce cervello-computer.

EEG: dai potenziali evocati al tracciato encefalografico

VERLATO, GIULIA
2021/2022

Abstract

Partendo dall'analisi dell'anatomia e del funzionamento dei neuroni, ci si concentra sui neuroni piramidali presenti nella corteccia cerebrale, che generano un potenziale postsinpatico rilevabile dallo scalpo. L'elettroencefalogramma (EEG) è un esame che si basa sul rilevare tale potenziale in quanto è informativo dell'attività elettrica cerebrale. Per eseguire tale esame si utilizza un elettroencefalografo, i cui elementi principali sono gli elettrodi posti sul cuoio capelluto per rilevare il segnale, l’amplificatore per aumentare l’ampiezza, i filtri per eliminare i disturbi e il convertitore analogico-digitale per ottenere un segnale digitale. Il risultato è un tracciato encefalografico, in cui si può distinguere l’attività spontanea dai potenziali evocati: l’attività spontanea è normalmente presente e composta da onde cerebrali classificate in intervalli di frequenza, mentre i potenziali evocati si ottengono come risposta alla stimolazione delle vie sensoriali e sono costituiti da varie componenti, tra cui la P300. L’elettroencefalogramma presenta buone caratteristiche di risoluzione temporale, elevata portabilità e bassi costi, prevalendo così su altre tecniche e venendo utilizzato in ambito clinico, ad esempio per la diagnosi dell’epilessia, in ambito psicologico per valutare aspetti comportamentali e in ambito ingegneristico per la realizzare le interfacce cervello-computer.
2021
EEG: from evoked potentials to electroencephalographic traced
EEG
elettroencefalografo
potenziale evocato
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