L’obiettivo principale di questa tesi consiste nell’analisi delle diverse tipologie di potenziali evocati, un esame neurofisiologico in grado di registrare l’attività elettrica cerebrale in seguito alla ricezione di segnali provenienti dal mondo esterno. Nel corso della ricerca, si evidenzia il loro ruolo nella diagnosi di patologie neurologiche con particolare attenzione ai danni nella conduzione nervosa registrati in seguito ad emorragia cerebrale. In un primo momento, vengono esaminati i principi biologici alla base del complesso meccanismo capace di regolare la comunicazione tra l’uomo e l’ambiente, attraverso la conversione di un qualsiasi tipo di grandezza fisica in impulso elettrico. Si passa, successivamente, alla spiegazione delle varie tecniche di stimolazione impiegate nell’odierna routine ambulatoriale, soffermandosi sulle conseguenze che una variazione in intensità, durata e frequenza dell’impulso può portare nella forma d’onda evocata. Questo studio tratta, inoltre, i metodi di rilevazione mediante l’uso di sensori elettrochimici, gli elettrodi, e la successiva elaborazione dei dati acquisiti, realizzata mediando molteplici risposte evocate nel tempo. Tale tecnica consente di minimizzare le problematiche dovute alla ridotta ampiezza dei potenziali rispetto ai segnali elettrici legati all’attività cerebrale spontanea che viene registrata dall’elettroencefalogramma. Si prosegue, poi, esponendo le peculiarità riguardanti i tre esami più rilevanti eseguiti sia in fase intraoperatoria che in ambiente ambulatoriale: VEP (potenziali evocati visivi), BAEP (potenziali evocati uditivi) e SEP (potenziali evocati somato-sensoriali), in grado di indagare i tre differenti sistemi sensoriali. L’ultima parte dell’elaborato, infine, è dedicato alla definizione, ai meccanismi di formazione di un aneurisma cerebrale e ai danni da eventuale rottura provocati sulle funzionalità motorie dell’organismo umano. Prendendo in considerazione un SEP del nervo mediano, infatti, attraverso un confronto con un tracciato eseguito su un paziente sano, si analizzano le modalità con cui l’alterazione nella trasmissione nervosa, causata da un’improvvisa rottura, possono compromettere la morfologia del segnale acquisito. Le tematiche trattate nel corso della tesi, mirano, dunque, a sottolineare l’importanza di una stretta collaborazione tra ingegneria e medicina al fine di migliorare lo stato di salute del paziente. È necessario, a tale scopo, uno sviluppo di apparecchiature biomediche sempre più specializzate, essenziali in fase di decisione clinica e dotate di tecnologie all’avanguardia, capaci sia di ridurre i tempi che aumentare l’efficienza di acquisizione.

Metodi per potenziali evocati e applicazioni in caso di aneurisma cerebrale

BOCHESE, CHIARA
2021/2022

Abstract

L’obiettivo principale di questa tesi consiste nell’analisi delle diverse tipologie di potenziali evocati, un esame neurofisiologico in grado di registrare l’attività elettrica cerebrale in seguito alla ricezione di segnali provenienti dal mondo esterno. Nel corso della ricerca, si evidenzia il loro ruolo nella diagnosi di patologie neurologiche con particolare attenzione ai danni nella conduzione nervosa registrati in seguito ad emorragia cerebrale. In un primo momento, vengono esaminati i principi biologici alla base del complesso meccanismo capace di regolare la comunicazione tra l’uomo e l’ambiente, attraverso la conversione di un qualsiasi tipo di grandezza fisica in impulso elettrico. Si passa, successivamente, alla spiegazione delle varie tecniche di stimolazione impiegate nell’odierna routine ambulatoriale, soffermandosi sulle conseguenze che una variazione in intensità, durata e frequenza dell’impulso può portare nella forma d’onda evocata. Questo studio tratta, inoltre, i metodi di rilevazione mediante l’uso di sensori elettrochimici, gli elettrodi, e la successiva elaborazione dei dati acquisiti, realizzata mediando molteplici risposte evocate nel tempo. Tale tecnica consente di minimizzare le problematiche dovute alla ridotta ampiezza dei potenziali rispetto ai segnali elettrici legati all’attività cerebrale spontanea che viene registrata dall’elettroencefalogramma. Si prosegue, poi, esponendo le peculiarità riguardanti i tre esami più rilevanti eseguiti sia in fase intraoperatoria che in ambiente ambulatoriale: VEP (potenziali evocati visivi), BAEP (potenziali evocati uditivi) e SEP (potenziali evocati somato-sensoriali), in grado di indagare i tre differenti sistemi sensoriali. L’ultima parte dell’elaborato, infine, è dedicato alla definizione, ai meccanismi di formazione di un aneurisma cerebrale e ai danni da eventuale rottura provocati sulle funzionalità motorie dell’organismo umano. Prendendo in considerazione un SEP del nervo mediano, infatti, attraverso un confronto con un tracciato eseguito su un paziente sano, si analizzano le modalità con cui l’alterazione nella trasmissione nervosa, causata da un’improvvisa rottura, possono compromettere la morfologia del segnale acquisito. Le tematiche trattate nel corso della tesi, mirano, dunque, a sottolineare l’importanza di una stretta collaborazione tra ingegneria e medicina al fine di migliorare lo stato di salute del paziente. È necessario, a tale scopo, uno sviluppo di apparecchiature biomediche sempre più specializzate, essenziali in fase di decisione clinica e dotate di tecnologie all’avanguardia, capaci sia di ridurre i tempi che aumentare l’efficienza di acquisizione.
2021
Methods for evoked potentials and applications in case of cerebral aneurysm
Sistema sensoriale
Potenziali evocati
Aneurisma cerebrale
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Bochese_Chiara.pdf

accesso aperto

Dimensione 2.25 MB
Formato Adobe PDF
2.25 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/34618