Pelobates fuscus (Laurenti, 1768) detto anche ‘rospo della vanga’ si trova oggi nella riserva di Bosco Nordio grazie ad un progetto di reintroduzione avvenuto nel 2007 e successivamente di ripopolamento nel 2014. Da allora la popolazione è presente e si riproduce negli stagni della riserva Lo scopo del presente progetto è quello di valutare se la popolazione residente a Bosco Nordio abbia un grado di variabilità genetica comparabile con la popolazione sorgente di Porto Caleri. Essendo stati trasferiti pochi animali da un numero molto ridotto di gruppi familiari è infatti necessario valutare il livello di inbreeding della nuova popolazione. A questo scopo si è pensato di utilizzare marcatori microsatellite, che per la loro elevata variabilità sono i più promettenti allo scopo di evidenziare ridotti livelli di variabilità Per effettuare questo studio il mio ruolo è stato quello di mettere a punto un pannello di loci microsatellite selezionando i loci variabili tra 23 loci candidati su un campione di 20 individui. I loci sono stati amplificati mediante la tecnica della PCR (Polymerase Chain Reaction) che permette di amplificare in modo selettivo un tratto specifico del DNA. I prodotti di PCR sono stati analizzati mediante corsa su sequenziatore automatico ed i dati ottenuti sono stati analizzati attraverso il programma “GeneMarker v 1.95” il quale permette la visualizzazione, sotto forma di picco, dei diversi alleli, consentendo di identificare il genotipo di ogni animale. I dati ottenuti, infine, sono stati analizzati per determinare quali loci fossero polimorfici negli individui della popolazione di Bosco Nordio.
Messa a punto e ottimizzazione di marcatori microsatellite per la caratterizzazione genetica della popolazione di rospo della vanga (Pelobate fucus) di Bosco Nordio.
FELETTI, REBECCA
2021/2022
Abstract
Pelobates fuscus (Laurenti, 1768) detto anche ‘rospo della vanga’ si trova oggi nella riserva di Bosco Nordio grazie ad un progetto di reintroduzione avvenuto nel 2007 e successivamente di ripopolamento nel 2014. Da allora la popolazione è presente e si riproduce negli stagni della riserva Lo scopo del presente progetto è quello di valutare se la popolazione residente a Bosco Nordio abbia un grado di variabilità genetica comparabile con la popolazione sorgente di Porto Caleri. Essendo stati trasferiti pochi animali da un numero molto ridotto di gruppi familiari è infatti necessario valutare il livello di inbreeding della nuova popolazione. A questo scopo si è pensato di utilizzare marcatori microsatellite, che per la loro elevata variabilità sono i più promettenti allo scopo di evidenziare ridotti livelli di variabilità Per effettuare questo studio il mio ruolo è stato quello di mettere a punto un pannello di loci microsatellite selezionando i loci variabili tra 23 loci candidati su un campione di 20 individui. I loci sono stati amplificati mediante la tecnica della PCR (Polymerase Chain Reaction) che permette di amplificare in modo selettivo un tratto specifico del DNA. I prodotti di PCR sono stati analizzati mediante corsa su sequenziatore automatico ed i dati ottenuti sono stati analizzati attraverso il programma “GeneMarker v 1.95” il quale permette la visualizzazione, sotto forma di picco, dei diversi alleli, consentendo di identificare il genotipo di ogni animale. I dati ottenuti, infine, sono stati analizzati per determinare quali loci fossero polimorfici negli individui della popolazione di Bosco Nordio.The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/34734