Il posizionamento di stent non è capace di assicurare per degli outcome clinici pienamente soddisfacenti nella ricostruzione di trachea, da qui l’esigenza di strategie alternative. In tale contesto, l’ingegneria tissutale risulta un approccio interessante per l’allestimento di grafts “off the shelf”; nella fattispecie, le matrici decellularizzate si propongono come devices promettenti. Lo studio si propone di identificare attraverso analisi in vitro/in vivo un nuovo scaffold decellularizzato per la ricostruzione di trachea. Segmenti di trachea porcina di 4cm sono stati sottoposti a decellularizzazione mediante cicli di trattamento fisico+chimico+enzimatico. Quindi, l’adeguatezza del processo è stata verificata attraverso: quantificazione del DNA, per confermare l’assenza di materiale immunogenico; valutazione istologica/quantificazione dei glicosamminoglicani (GAG), per verificare la qualità della matrice extracellulare (ECM); impianto sottocute in topi Balb/c, per indagare la biocompatibilità delle matrici mediante analisi istologiche/immunoistochimiche sugli espianti. La completa decellularizzazione dei campioni ha richiesto 12 cicli di trattamento; l’istologia ha confermato la rimozione degli elementi cellulari, come anche supportato dalla quantificazione del DNA; l’architettura dell’ECM è stata preservata, nonostante la riduzione dei GAG. Dopo 15 giorni di impianto sottocute, l’immunoistochimica non ha mostrato un significativo infiltrato linfo-monocitario mostrando la biocompatibilità delle matrici. I device allestiti sembrano essere promettenti per un futuro utilizzo in clinica.

Allestimento e validazione di sostituti tracheali bio-ingegnerizzati

FERRETTI, ELENA
2021/2022

Abstract

Il posizionamento di stent non è capace di assicurare per degli outcome clinici pienamente soddisfacenti nella ricostruzione di trachea, da qui l’esigenza di strategie alternative. In tale contesto, l’ingegneria tissutale risulta un approccio interessante per l’allestimento di grafts “off the shelf”; nella fattispecie, le matrici decellularizzate si propongono come devices promettenti. Lo studio si propone di identificare attraverso analisi in vitro/in vivo un nuovo scaffold decellularizzato per la ricostruzione di trachea. Segmenti di trachea porcina di 4cm sono stati sottoposti a decellularizzazione mediante cicli di trattamento fisico+chimico+enzimatico. Quindi, l’adeguatezza del processo è stata verificata attraverso: quantificazione del DNA, per confermare l’assenza di materiale immunogenico; valutazione istologica/quantificazione dei glicosamminoglicani (GAG), per verificare la qualità della matrice extracellulare (ECM); impianto sottocute in topi Balb/c, per indagare la biocompatibilità delle matrici mediante analisi istologiche/immunoistochimiche sugli espianti. La completa decellularizzazione dei campioni ha richiesto 12 cicli di trattamento; l’istologia ha confermato la rimozione degli elementi cellulari, come anche supportato dalla quantificazione del DNA; l’architettura dell’ECM è stata preservata, nonostante la riduzione dei GAG. Dopo 15 giorni di impianto sottocute, l’immunoistochimica non ha mostrato un significativo infiltrato linfo-monocitario mostrando la biocompatibilità delle matrici. I device allestiti sembrano essere promettenti per un futuro utilizzo in clinica.
2021
Development and validation of bio-engineered tracheal substitutes
Trachea
Decellularizzazione
Matrice acellulare
Ingegneria tissutale
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