L’approccio chirurgico alla lesione nervosa periferica (LNP) severa soffre oggi della mancanza di strategie ricostruttive efficaci, migliori rispetto all’autograft che, pur non privo di criticità, rimane il trattamento gold standard. Lo scopo di questo studio è stato quello di indagare un nuovo materiale sintetico/biodegradabile, il polivinil alcol ossidato (OxPVA), dopo funzionalizzazione con nanotubi di carbonio (CNT), per il futuro allestimento di neuroguide d’avanguardia utili nel recupero della LNP. Preliminarmente, OxPVA e CNT sono stati combinati meccanicamente (incorporazione); quindi, dopo cross-linking fisico (freeze-thawing), scaffold discoidali sono stati studiati per l’eventuale citotossicità e per la bioattività in vitro, utilizzando cellule di neuroblastoma umano (SH-SY5Y, saggio MTT). La conduttività e l’ultrastruttura superficiale del materiale oggetto di studio sono state anch’esse considerate. Quindi, la bioattività in vivo dell’OxPVA+CNT è stata testata su modello animale di danno (nervo sciatico, ratti Sprague Dawley), valutandone il potenziale rigenerativo nel trattamento di lesioni con gap pari a 5 mm. L’incorporazione meccanica si è mostrata una valida strategia per la dispersione omogenea dei CNT nel polimero; i test in vitro non hanno evidenziato effetti citotossici a carico della popolazione cellulare modello; la conduttività si è dimostrata un aspetto caratteristico e peculiare degli scaffold; l’ultrastruttura superficiale ha mostrato una maggiore nanoporosità rispetto all’OxPVA non funzionalizzato; gli studi in vivo hanno supportato l’efficacia dei costrutti nel guidare il processo rigenerativo. I dati raccolti suggeriscono l’elevato potenziale dell’OxPVA+CNT per lo sviluppo di device per il trattamento di LNP severe.
Scaffold nanocompositi in polivinil alcol ossidato e nanotubi di carbonio quali device d’avanguardia per la rigenerazione del nervo periferico
MASCIOVECCHIO, BEATRICE
2021/2022
Abstract
L’approccio chirurgico alla lesione nervosa periferica (LNP) severa soffre oggi della mancanza di strategie ricostruttive efficaci, migliori rispetto all’autograft che, pur non privo di criticità, rimane il trattamento gold standard. Lo scopo di questo studio è stato quello di indagare un nuovo materiale sintetico/biodegradabile, il polivinil alcol ossidato (OxPVA), dopo funzionalizzazione con nanotubi di carbonio (CNT), per il futuro allestimento di neuroguide d’avanguardia utili nel recupero della LNP. Preliminarmente, OxPVA e CNT sono stati combinati meccanicamente (incorporazione); quindi, dopo cross-linking fisico (freeze-thawing), scaffold discoidali sono stati studiati per l’eventuale citotossicità e per la bioattività in vitro, utilizzando cellule di neuroblastoma umano (SH-SY5Y, saggio MTT). La conduttività e l’ultrastruttura superficiale del materiale oggetto di studio sono state anch’esse considerate. Quindi, la bioattività in vivo dell’OxPVA+CNT è stata testata su modello animale di danno (nervo sciatico, ratti Sprague Dawley), valutandone il potenziale rigenerativo nel trattamento di lesioni con gap pari a 5 mm. L’incorporazione meccanica si è mostrata una valida strategia per la dispersione omogenea dei CNT nel polimero; i test in vitro non hanno evidenziato effetti citotossici a carico della popolazione cellulare modello; la conduttività si è dimostrata un aspetto caratteristico e peculiare degli scaffold; l’ultrastruttura superficiale ha mostrato una maggiore nanoporosità rispetto all’OxPVA non funzionalizzato; gli studi in vivo hanno supportato l’efficacia dei costrutti nel guidare il processo rigenerativo. I dati raccolti suggeriscono l’elevato potenziale dell’OxPVA+CNT per lo sviluppo di device per il trattamento di LNP severe.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/34817