La contaminazione di terreni sia agricoli che urbani e delle acque circostanti tali aree rappresenta un grosso pericolo a livello globale per la salute umana e animale. In particolare, tra i numerosi inquinanti organici, le sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche (PFAS) costituiscono una seria minaccia per l’uomo, grazie alla loro particolare resistenza alla degradazione, alla loro tossicità e al loro largo impiego in prodotti industriali e commerciali. È nata così l’esigenza di trovare delle soluzioni che permettano la bonifica di tali aree contaminate; in particolare il fitorisanamento ha fornito delle alternative promettenti rispetto alle tecnologie convenzionali di bonifica, grazie ai bassi costi, alla ridotta manutenzione e alla sostenibilità di tale tecnica. L’utilità di tale tecnica è evidenziata da numerosi studi che dimostrano il grande potenziale di fitorisanamento di alcune piante, in particolare quelle specie tipiche delle zone umide e delle paludi. In questa tesi verranno analizzati e discussi nello specifico due studi (Zhu et al., 2022) (Wang et al., 2020) che prendono in esame due piante (Juncus sarophorus e Alisma orientale), con lo scopo di poter applicare o migliorare approcci di fitorisanamento di aree contaminate dai PFAS.

FITORISANAMENTO DI AREE CONTAMINATE DA PFAS

ZANDONÀ, FRANCESCO
2021/2022

Abstract

La contaminazione di terreni sia agricoli che urbani e delle acque circostanti tali aree rappresenta un grosso pericolo a livello globale per la salute umana e animale. In particolare, tra i numerosi inquinanti organici, le sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche (PFAS) costituiscono una seria minaccia per l’uomo, grazie alla loro particolare resistenza alla degradazione, alla loro tossicità e al loro largo impiego in prodotti industriali e commerciali. È nata così l’esigenza di trovare delle soluzioni che permettano la bonifica di tali aree contaminate; in particolare il fitorisanamento ha fornito delle alternative promettenti rispetto alle tecnologie convenzionali di bonifica, grazie ai bassi costi, alla ridotta manutenzione e alla sostenibilità di tale tecnica. L’utilità di tale tecnica è evidenziata da numerosi studi che dimostrano il grande potenziale di fitorisanamento di alcune piante, in particolare quelle specie tipiche delle zone umide e delle paludi. In questa tesi verranno analizzati e discussi nello specifico due studi (Zhu et al., 2022) (Wang et al., 2020) che prendono in esame due piante (Juncus sarophorus e Alisma orientale), con lo scopo di poter applicare o migliorare approcci di fitorisanamento di aree contaminate dai PFAS.
2021
Phytoremediation of PFAS contamination
PFAS, PFOA, PFO
Piante coltivabili
Residui
Salute
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/34839