Studio di un esemplare storico di squalo lamniforme del Cretaceo del Veneto

I reperti fossili descritti in tale lavoro, ovvero all’incirca una ventina di vertebre disarticolate di squalo lamniforme, furono scoperti dal paleontologo Achille de Zigno nella seconda metà del 1800, in rocce ora identificate con età presumibilmente del Cretaceo inferiore (Maiolica, ex Biancone). Tali fossili, ormai da tempo dimenticati, sono stati riesumati dall’archivio del Museo di Geologia e Paleontologia di Padova, per essere riesaminati e studiati più approfonditamente. Infatti si è scoperto che questi reperti sono unici nel loro genere, probabilmente i più antichi fossili di squalo lamniforme gigante, essendo stato misurato un diametro massimo di 132 mm e datato all’Aptiano/Albiano tramite l’analisi dei nanofossili nella matrice. In questo lavoro si andrà pertanto ad analizzare come è avvenuto lo studio dei reperti e ad approfondire brevemente la loro storia in ambito sia storico che paleontologico.