Diversi critici, filosofi e storici dell’arte si sono imbattuti nel lavoro del video artista statunitense Bill Viola. Un protagonista assoluto nel campo della videoarte e senza dubbio una delle figure principali nella storia dell’arte contemporanea. Questa tesi intende scandagliare gli aspetti più flagranti della sua poetica e le tematiche più importanti affrontate nei suoi lavori; non limitando i riferimenti soltanto al noto dialogo con la storia dell'arte rinascimentale che rappresenta solo una parte della sua ricerca. All’interno dell’elaborato vengono segnatamente indagate le potenzialità metaforiche e le capacità simboliche dei mezzi tecnologici più avanzati tipici del medium video che per Viola servono a svelare la parte più recondita dell’animo umano. Per questa ricerca è stata adottata una metodologia di tipo bibliografico, suffragata dalla lettura, dall’ascolto e dalla visione di numerose interviste, documentari e testimonianze video. In aggiunta alla visione della mostra Icons of Light (5 marzo – 26 giugno 2022) dedicata all’artista presso Palazzo Bonaparte a Roma. Dalla grande mole di testi e da molte altre fonti emerge un artista profondo e dinamico, in grado di fondere vari campi culturali nella sua ricerca. Al centro della sua poetica troviamo le grandi domande dell’uomo, le grandi questioni filosofiche, zen e religiose come la ciclicità della vita, la nascita, la crescita e la morte, la rinascita, l’esistenza dell’anima, la natura della coscienza e ancora la funzione esercitata dagli elementi naturali nella vita dell’uomo. Un’arte che attinge alle grandi dottrine religiose e spirituali occidentali e orientali, in grado di invitare lo spettatore a fermarsi e meditare su questi temi. Attraverso i video di Viola lo spettatore è sospeso in uno spazio liminale, sommerso da forti sensazioni ed emozioni che lo destano dal frenetico logorio della caotica società contemporanea. Le emozioni scaturite dalle sue opere parlano alla parte più intima che alberga la profondità dell’animo umano. In questo senso l’opera di Viola può configurarsi come un’ «arte dello schermo interiore», una visione che porta il fruitore, attraverso il video, ad una piena e profonda consapevolezza del proprio sé.

L'arte dello schermo interiore. Percorsi sull'opera di Bill Viola, tra grandi temi e alcuni malintesi.

GESIOT, CARLO
2021/2022

Abstract

Diversi critici, filosofi e storici dell’arte si sono imbattuti nel lavoro del video artista statunitense Bill Viola. Un protagonista assoluto nel campo della videoarte e senza dubbio una delle figure principali nella storia dell’arte contemporanea. Questa tesi intende scandagliare gli aspetti più flagranti della sua poetica e le tematiche più importanti affrontate nei suoi lavori; non limitando i riferimenti soltanto al noto dialogo con la storia dell'arte rinascimentale che rappresenta solo una parte della sua ricerca. All’interno dell’elaborato vengono segnatamente indagate le potenzialità metaforiche e le capacità simboliche dei mezzi tecnologici più avanzati tipici del medium video che per Viola servono a svelare la parte più recondita dell’animo umano. Per questa ricerca è stata adottata una metodologia di tipo bibliografico, suffragata dalla lettura, dall’ascolto e dalla visione di numerose interviste, documentari e testimonianze video. In aggiunta alla visione della mostra Icons of Light (5 marzo – 26 giugno 2022) dedicata all’artista presso Palazzo Bonaparte a Roma. Dalla grande mole di testi e da molte altre fonti emerge un artista profondo e dinamico, in grado di fondere vari campi culturali nella sua ricerca. Al centro della sua poetica troviamo le grandi domande dell’uomo, le grandi questioni filosofiche, zen e religiose come la ciclicità della vita, la nascita, la crescita e la morte, la rinascita, l’esistenza dell’anima, la natura della coscienza e ancora la funzione esercitata dagli elementi naturali nella vita dell’uomo. Un’arte che attinge alle grandi dottrine religiose e spirituali occidentali e orientali, in grado di invitare lo spettatore a fermarsi e meditare su questi temi. Attraverso i video di Viola lo spettatore è sospeso in uno spazio liminale, sommerso da forti sensazioni ed emozioni che lo destano dal frenetico logorio della caotica società contemporanea. Le emozioni scaturite dalle sue opere parlano alla parte più intima che alberga la profondità dell’animo umano. In questo senso l’opera di Viola può configurarsi come un’ «arte dello schermo interiore», una visione che porta il fruitore, attraverso il video, ad una piena e profonda consapevolezza del proprio sé.
2021
The art of the inner screen. Pathways on the work of Bill Viola, between major themes and some misunderstandings.
Bill Viola
Videoarte
Storia dell'arte
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/35098