"Quello che noi conosciamo come mondialismo non è altro che una riplebeizzazione delle masse, una volta tutelate con i diritti degli Stati Sovrani nazionali ma oggi diventata una immensa servitù della gleba. Questa è la “glebalizzazione”. La globalizzazione del mercato attraverso la glebalizzazione trasforma i lavoratori in una nuova plebe del planetario, che ormai non hanno più né confini né tutele: il proletariato rivendicativo si è trasformato nel precariato dei nuovi servi della glebalizzazione." (Diego Fusaro, 2019) Attraverso la globalizzazione abbiamo ottenuto radicali e profondi mutamenti. Si rivela quindi necessario per il nostro Paese capire e analizzare quali prospettive si preannunciano nell’immediato futuro. Stanno ormai diventando fenomeni preoccupanti la disoccupazione, la povertà assoluta e la povertà relativa, ma ciò che allarma molto di più è l’assenza di un serio piano che possa controllare l’avanzare di tali fenomeni. La globalizzazione deve diventare più inclusiva in modo da produrre più prosperità economica e sociale. Quindi si rivela necessario analizzare gli effetti della globalizzazione e domandarci se un mondo diverso sia possibile. Il successo dell’economia dovrebbe garantire uno sviluppo sostenibile, equo e democratico. A contrario la globalizzazione conduce a diversi effetti negativi, in particolare a livello sociale (provocando indifferenza e accettazione) e a livello economico (impattando il numero dei posti di lavoro, la struttura dei posti di lavoro, la composizione dei posti di lavoro, il reddito da lavoro e le condizioni di lavoro). È ora di guardare la realtà. Queste rivelazioni ci spingono a mobilitarci in una lotta per un diverso funzionamento del potere che vada al di là dei limiti della democrazia rappresentativa. La globalizzazione è da sempre il nostro destino, oggi però va governata.
Globalizzazione o glebalizzazione?
CUCIUC, ALEXANDRINA
2021/2022
Abstract
"Quello che noi conosciamo come mondialismo non è altro che una riplebeizzazione delle masse, una volta tutelate con i diritti degli Stati Sovrani nazionali ma oggi diventata una immensa servitù della gleba. Questa è la “glebalizzazione”. La globalizzazione del mercato attraverso la glebalizzazione trasforma i lavoratori in una nuova plebe del planetario, che ormai non hanno più né confini né tutele: il proletariato rivendicativo si è trasformato nel precariato dei nuovi servi della glebalizzazione." (Diego Fusaro, 2019) Attraverso la globalizzazione abbiamo ottenuto radicali e profondi mutamenti. Si rivela quindi necessario per il nostro Paese capire e analizzare quali prospettive si preannunciano nell’immediato futuro. Stanno ormai diventando fenomeni preoccupanti la disoccupazione, la povertà assoluta e la povertà relativa, ma ciò che allarma molto di più è l’assenza di un serio piano che possa controllare l’avanzare di tali fenomeni. La globalizzazione deve diventare più inclusiva in modo da produrre più prosperità economica e sociale. Quindi si rivela necessario analizzare gli effetti della globalizzazione e domandarci se un mondo diverso sia possibile. Il successo dell’economia dovrebbe garantire uno sviluppo sostenibile, equo e democratico. A contrario la globalizzazione conduce a diversi effetti negativi, in particolare a livello sociale (provocando indifferenza e accettazione) e a livello economico (impattando il numero dei posti di lavoro, la struttura dei posti di lavoro, la composizione dei posti di lavoro, il reddito da lavoro e le condizioni di lavoro). È ora di guardare la realtà. Queste rivelazioni ci spingono a mobilitarci in una lotta per un diverso funzionamento del potere che vada al di là dei limiti della democrazia rappresentativa. La globalizzazione è da sempre il nostro destino, oggi però va governata.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/35291