Da ormai quarant’anni il debito pubblico è diventato uno dei punti più critici con cui la nostra classe politica deve inesorabilmente confrontarsi. Un alto livello del debito, che tende ad autoalimentarsi per via della spesa per interessi, genera infatti sfiducia nei mercati finanziari e pregiudica le possibilità di finanziamento; se l’accumulo di debito non è poi contrastato da adeguate politiche correttive, il suo impatto di medio-lungo termine, sulle generazioni future, potrebbe essere oltremodo gravoso, compromettendo potenzialmente anche i livelli di qualità della vita. Dopo una completa ricostruzione dell’andamento del debito pubblico italiano dall’Unità fino ad oggi, questo lavoro si propone di analizzare quello che è stato un passo fondamentale nella strada che ha portato a mettere il debito al centro delle agende politiche dei leader europei: il Trattato di Maastricht; se ne mettono in particolare in evidenza i punti controversi, che ancora oggi lasciano spazio a più di qualche perplessità. Infine, alla luce di un livello del nostro debito mai così alto dalla Prima guerra mondiale, il lavoro vuole esaminare le strategie di riduzione del debito che hanno storicamente funzionato e capire, nel contesto comunitario di cui siamo parte, quali possano ancora produrre risultati soddisfacenti.
Il debito pubblico italiano: ricostruzione storica e analisi del suo impatto nell’evoluzione dei rapporti comunitari
GANEO, FILIPPO
2021/2022
Abstract
Da ormai quarant’anni il debito pubblico è diventato uno dei punti più critici con cui la nostra classe politica deve inesorabilmente confrontarsi. Un alto livello del debito, che tende ad autoalimentarsi per via della spesa per interessi, genera infatti sfiducia nei mercati finanziari e pregiudica le possibilità di finanziamento; se l’accumulo di debito non è poi contrastato da adeguate politiche correttive, il suo impatto di medio-lungo termine, sulle generazioni future, potrebbe essere oltremodo gravoso, compromettendo potenzialmente anche i livelli di qualità della vita. Dopo una completa ricostruzione dell’andamento del debito pubblico italiano dall’Unità fino ad oggi, questo lavoro si propone di analizzare quello che è stato un passo fondamentale nella strada che ha portato a mettere il debito al centro delle agende politiche dei leader europei: il Trattato di Maastricht; se ne mettono in particolare in evidenza i punti controversi, che ancora oggi lasciano spazio a più di qualche perplessità. Infine, alla luce di un livello del nostro debito mai così alto dalla Prima guerra mondiale, il lavoro vuole esaminare le strategie di riduzione del debito che hanno storicamente funzionato e capire, nel contesto comunitario di cui siamo parte, quali possano ancora produrre risultati soddisfacenti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/35310