Il gioco del calcio è in continua evoluzione, cambia il regolamento, cambiano le infrastrutture, cambia il modo di giocare ed interpretare compiti e mansioni. Più di qualsiasi altro però, il ruolo del portiere è quello negli anni è stato messo maggiormente a dura prova. La regola introdotta nel 1992, la quale costringe il portiere ad usare i piedi dopo un retro passaggio effettuato con i piedi da un compagno di squadra, impedendo cosi al portiere di raccogliere liberamente la palla con le mani, crea uno spartiacque col passato e da inizio ad un nuovo calcio, più dinamico, meno attendista e volto quindi ad una maggiore spettacolarità. Al portiere non gli viene più chiesto soltanto di stare in porta ad effettuare parate, impedendo cosi agli avversari di segnare, ma gli viene chiesto di essere un vero e proprio giocatore di movimento, a contrastare gli avversari in uscita bassa e alta per recuperare palla in fase di non possesso, e ancor di più, ad impostare l'azione, diventando il primo giocatore di manovra offensiva nella fase di possesso. Da qui nasce la costruzione dal basso, col portiere che non si limita solo a far ripartire l'azione dal fondo campo dopo un'azione conclusa dagli avversari, ma che si smarca dagli avversari per ricevere palla nuovamente da un compagno, effettua combinazioni, qualche volta serve assist per gli attaccanti con lanci lunghi, richiama e riordina i reparti diventando cosi a tutti gli effetti un giocatore di movimento che partecipa ad un'azione offensiva.
Evoluzione tecnico-tattico del portiere di calcio: la costruzione dal basso
CALZA, MATTEO
2021/2022
Abstract
Il gioco del calcio è in continua evoluzione, cambia il regolamento, cambiano le infrastrutture, cambia il modo di giocare ed interpretare compiti e mansioni. Più di qualsiasi altro però, il ruolo del portiere è quello negli anni è stato messo maggiormente a dura prova. La regola introdotta nel 1992, la quale costringe il portiere ad usare i piedi dopo un retro passaggio effettuato con i piedi da un compagno di squadra, impedendo cosi al portiere di raccogliere liberamente la palla con le mani, crea uno spartiacque col passato e da inizio ad un nuovo calcio, più dinamico, meno attendista e volto quindi ad una maggiore spettacolarità. Al portiere non gli viene più chiesto soltanto di stare in porta ad effettuare parate, impedendo cosi agli avversari di segnare, ma gli viene chiesto di essere un vero e proprio giocatore di movimento, a contrastare gli avversari in uscita bassa e alta per recuperare palla in fase di non possesso, e ancor di più, ad impostare l'azione, diventando il primo giocatore di manovra offensiva nella fase di possesso. Da qui nasce la costruzione dal basso, col portiere che non si limita solo a far ripartire l'azione dal fondo campo dopo un'azione conclusa dagli avversari, ma che si smarca dagli avversari per ricevere palla nuovamente da un compagno, effettua combinazioni, qualche volta serve assist per gli attaccanti con lanci lunghi, richiama e riordina i reparti diventando cosi a tutti gli effetti un giocatore di movimento che partecipa ad un'azione offensiva.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/35340