Influenza della gestione biologica rispetto a quella convenzionale sulla presenza di fitofagi in vigneto. In Italia, la maggioranza dei vigneti è coltivata secondo il metodo integrato ma il numero di vigneti gestititi secondo il metodo dell’agricoltura biologica è in forte crescita e ha raggiunto il 19 % lo scorso anno. Questo progetto di tesi fa parte al progetto Climvit, piano nazionale nato all’interno della Sezione di Entomologia Agraria (SEA) della Società Entomologica Italiana, e si propone di confrontare molteplici servizi ecosistemici in vigneti gestiti secondo il metodo convenzionale integrato e biologico. Questa tesi in particolare si è focalizzata sull’impatto della gestione biologica rispetto a quella convenzionale sulla presenza di insetti fitofagi in vigneto. Sono state scelte due coppie di vigneti, di cui ognuna composta da un vigneto biologico e uno convenzionale aventi la stessa varietà di vite e a distanza di circa 1 km in linea d’aria. I siti si trovano rispettivamente tra i comuni di Sossano e Lonigo, sui colli Berici in provincia di Vicenza. Lo studio prevedeva di operare diverse misurazioni speditive in tre momenti principali della fenologia della vite: fioritura, allegagione, invaiatura. Sono stati misurati: abbondanza e diversità di insetti fitofagi specifici della vite e generalisti con diversi metodi di campionamento. Le misurazioni prevedevano i seguenti approcci: - Sticky traps: installazione di tre trappole adesive al centro del campo per un periodo di due settimane con successiva osservazione e individuazione in laboratorio sia di fitofagi diretti (Empoasca vitis, Zygina rhamni, Erythroneura vulnerata) che di vettori di fitoplasmi (Scaphoideus titanus, Orientus ishidae, Dictyophara europeae, Hyalesthes obsoletus). - Danno da lepidotteri: tramite l’osservazione diretta di 100 grappoli durante l’allegagione e invaiatura. - Trappole a feromone: installazione di due trappole a feromone per campo per l’osservazione e il monitoraggio di cocciniglie (Planococcus ficus).
Effetti della gestione biologica e convenzionale sulla presenza di fitofagi in vigneto
DUSSIN, ALESSANDRA
2021/2022
Abstract
Influenza della gestione biologica rispetto a quella convenzionale sulla presenza di fitofagi in vigneto. In Italia, la maggioranza dei vigneti è coltivata secondo il metodo integrato ma il numero di vigneti gestititi secondo il metodo dell’agricoltura biologica è in forte crescita e ha raggiunto il 19 % lo scorso anno. Questo progetto di tesi fa parte al progetto Climvit, piano nazionale nato all’interno della Sezione di Entomologia Agraria (SEA) della Società Entomologica Italiana, e si propone di confrontare molteplici servizi ecosistemici in vigneti gestiti secondo il metodo convenzionale integrato e biologico. Questa tesi in particolare si è focalizzata sull’impatto della gestione biologica rispetto a quella convenzionale sulla presenza di insetti fitofagi in vigneto. Sono state scelte due coppie di vigneti, di cui ognuna composta da un vigneto biologico e uno convenzionale aventi la stessa varietà di vite e a distanza di circa 1 km in linea d’aria. I siti si trovano rispettivamente tra i comuni di Sossano e Lonigo, sui colli Berici in provincia di Vicenza. Lo studio prevedeva di operare diverse misurazioni speditive in tre momenti principali della fenologia della vite: fioritura, allegagione, invaiatura. Sono stati misurati: abbondanza e diversità di insetti fitofagi specifici della vite e generalisti con diversi metodi di campionamento. Le misurazioni prevedevano i seguenti approcci: - Sticky traps: installazione di tre trappole adesive al centro del campo per un periodo di due settimane con successiva osservazione e individuazione in laboratorio sia di fitofagi diretti (Empoasca vitis, Zygina rhamni, Erythroneura vulnerata) che di vettori di fitoplasmi (Scaphoideus titanus, Orientus ishidae, Dictyophara europeae, Hyalesthes obsoletus). - Danno da lepidotteri: tramite l’osservazione diretta di 100 grappoli durante l’allegagione e invaiatura. - Trappole a feromone: installazione di due trappole a feromone per campo per l’osservazione e il monitoraggio di cocciniglie (Planococcus ficus).The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/35395