Introduzione: L’endocardite infettiva (IE) è un’infezione a carico dell’endocardio e, in genere, anche delle valvole cardiache; questa patologia è causata da batteri o funghi, i quali si introducono in circolo e riescono a raggiungere il cuore.1 È stato dimostrato che l’IE può derivare da batteriemia sviluppatasi in seguito a operazioni nel cavo orale. Scopo dello studio: Si vuole studiare se una riduzione nell'incidenza di batteriemia in seguito a procedure al cavo orale si traduca o meno in una riduzione anche dell'incidenza di endocardite infettiva. In secondo luogo, si vuole verificare se le linee guida dell’ECS siano concordi con gli studi più recenti. Risultati: Gli articoli selezionati mostrano che la batteriemia derivante da operazioni e procedure a carico del cavo orale è significativamente minore nei pazienti che assumono la terapia antibiotica profilattica (AP) per l’IE rispetto a quelli che non la assumono (OR medio di 0,55). Tuttavia, solo una piccola parte dei pazienti che non hanno assunto la AP sviluppa a sua volta IE (OR tra 0,62 e 1,30). Risulta quindi che il tasso d’incidenza d’IE in pazienti che assumono una AP non è diverso da quelli che non l’assumono. Alcuni studi raccomandano una restrizione totale della profilassi; altri studi invece continuano a supportare le indicazioni delle linee guida. Un problema a parte è rappresentato dall’inadeguatezza della prescrizione antibiotica profilattica. Conclusioni: Osservato che i due tassi d’incidenza di IE non cambiano relativamente all’assunzione o meno dell’AP, questo studio conclude con l’evidenziare che le procedure dentali non sono significativamente associate al rischio di IE, neppure tra i pazienti ad alto rischio. Nonostante ciò, si rileva, data l’insufficienza di dati, come siano necessari ulteriori studi di conferma su scala più ampia e sugli effetti causali diretti dell'IE. Una questione importante su cui portare l’attenzione è l’uso inappropriato dell’AP: la sovraprescrizione può sicuramente avere effetti indesiderati ed inoltre portare ad un notevole spreco di denaro. Si raccomanda, dunque, di creare delle campagne di aggiornamento che comprendano tutti i professionisti.
Batteriemia, endocardite infettiva e linee guida per la profilassi antibiotica nelle procedure al cavo orale: un’analisi
ZAGONEL, CLAUDIO
2021/2022
Abstract
Introduzione: L’endocardite infettiva (IE) è un’infezione a carico dell’endocardio e, in genere, anche delle valvole cardiache; questa patologia è causata da batteri o funghi, i quali si introducono in circolo e riescono a raggiungere il cuore.1 È stato dimostrato che l’IE può derivare da batteriemia sviluppatasi in seguito a operazioni nel cavo orale. Scopo dello studio: Si vuole studiare se una riduzione nell'incidenza di batteriemia in seguito a procedure al cavo orale si traduca o meno in una riduzione anche dell'incidenza di endocardite infettiva. In secondo luogo, si vuole verificare se le linee guida dell’ECS siano concordi con gli studi più recenti. Risultati: Gli articoli selezionati mostrano che la batteriemia derivante da operazioni e procedure a carico del cavo orale è significativamente minore nei pazienti che assumono la terapia antibiotica profilattica (AP) per l’IE rispetto a quelli che non la assumono (OR medio di 0,55). Tuttavia, solo una piccola parte dei pazienti che non hanno assunto la AP sviluppa a sua volta IE (OR tra 0,62 e 1,30). Risulta quindi che il tasso d’incidenza d’IE in pazienti che assumono una AP non è diverso da quelli che non l’assumono. Alcuni studi raccomandano una restrizione totale della profilassi; altri studi invece continuano a supportare le indicazioni delle linee guida. Un problema a parte è rappresentato dall’inadeguatezza della prescrizione antibiotica profilattica. Conclusioni: Osservato che i due tassi d’incidenza di IE non cambiano relativamente all’assunzione o meno dell’AP, questo studio conclude con l’evidenziare che le procedure dentali non sono significativamente associate al rischio di IE, neppure tra i pazienti ad alto rischio. Nonostante ciò, si rileva, data l’insufficienza di dati, come siano necessari ulteriori studi di conferma su scala più ampia e sugli effetti causali diretti dell'IE. Una questione importante su cui portare l’attenzione è l’uso inappropriato dell’AP: la sovraprescrizione può sicuramente avere effetti indesiderati ed inoltre portare ad un notevole spreco di denaro. Si raccomanda, dunque, di creare delle campagne di aggiornamento che comprendano tutti i professionisti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/35605