Come la comunicazione non finanziaria viene affrontata dalle imprese: analisi di casi aziendali

La presente tesi analizza la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario, relativa all’esercizio 2021, redatta da due imprese italiane quotate, soggette all’applicazione della direttiva 2014/95/UE (comunemente detta Non-Financial Reporting Directive, o direttiva NFRD): • Gruppo Generali S.p.A.; • Gruppo Intesa Sanpaolo S.p.A. All’interno del paper si possono distinguere una parte teorica e una parte pratica. Il primo capitolo riporta la parte teorica e quindi analizza, con riferimento alla direttiva NFRD, il tema della comunicazione non finanziaria d’impresa, descrive la normativa italiana che ha recepito e integrato la suddetta direttiva (D.Lgs. n. 254/2016) e illustra la proposta di direttiva Corporate Social Responsibility Directive (o direttiva CSRD), finalizzata a migliorare la qualità delle informazioni di carattere non finanziario rilasciate da parte delle imprese. Infine, identifica le variabili chiave, sulla base delle quali verranno analizzate le Dichiarazioni Non Finanziarie (DNF) redatte dalle imprese sopracitate. Segue poi la parte pratica, che entra nel vivo dell’analisi delle DNF ed è così suddivisa: il secondo capitolo analizza la DNF del Gruppo Generali; il terzo capitolo analizza la DNF del Gruppo Intesa Sanpaolo. Il quarto e ultimo capitolo contiene le conclusioni del paper, che riassumono quanto emerge dall’analisi dei casi aziendali in termini di rispetto delle previsioni normative, ed evidenziano le possibili aree di miglioramento grazie alla proposta di direttiva CSRD. La finalità della tesi, infatti, è quella di comprendere l’applicazione della direttiva NFRD, così come recepita dalla normativa italiana, da parte di due realtà leader, rispondendo alla seguente domanda: le DNF delle imprese analizzate rispondono in maniera completa e chiara alle indicazioni della direttiva NFRD, così come recepita dalla normativa italiana?