Il cancro batterico del pomodoro è una malattia provocata dal batterio Gram+ Clavibacter michiganensis subsp. michiganensis (Cmm). Il cancro batterico è una delle principali malattie distruttive del pomodoro e provoca importanti perdite a livello economico incidendo sulla produzione sia a livello quantitativo sia a livello qualitativo. Il patogeno nella pianta ospite può determinare lo sviluppo di infezioni primarie (sistemiche) durante le quali colonizza i vasi xilematici e provoca l’avvizzimento e la rapida morte della pianta. Le infezioni secondarie invece possono manifestarsi attraverso lenti processi di avvizzimento ma non comportano, nella maggior parte dei casi, la morte della pianta. I geni responsabili della codifica di fattori necessari per l’instaurarsi e l’evolversi della malattia, si trovano all’interno di due plasmidi (pCM1 e pCM2) e in un’isola di patogenicità localizzata nel cromosoma (PAI). Il mutante Cmm100 avirulento su pomodoro, ottenuto attraverso la rimozione di entrambi i plasmidi a partire dal ceppo wild-type, ha consentito di comprendere che i geni codificanti per fattori di patogenicità risiedono all’interno degli stessi plasmidi. Il gene celA situato nel pCM1 codifica per una cellulasi (CelA) mentre il gene pat-1 che si trova nel pCM2 codifica per una serina proteasi (Pat-1). Tutti gli altri geni sono invece responsabili della codifica di fattori di virulenza e incidono nel livello di gravità con cui i sintomi si manifestano. Non sono quindi essenziali per la patogenicità ma sono richiesti per la piena espressione della virulenza del patogeno. La gestione della malattia avviene esclusivamente a livello preventivo a causa della mancanza di prodotti curativi efficaci. La strategia fondamentale per il controllo della malattia si basa sulla disinfezione del seme e certificazione della sanità del materiale di propagazione. La protezione della coltura può essere fatta con trattamenti chimici con idrossido di rame, streptomicina e mancozeb ma si può eseguire anche ricorrendo agli agenti di biocontrollo come Pseudomonas subsp., Bacillus subsp. e Trichoderma harzianum.

Cancro batterico del pomodoro: patogenesi e gestione della malattia

FRACASSETTO, SONIA
2021/2022

Abstract

Il cancro batterico del pomodoro è una malattia provocata dal batterio Gram+ Clavibacter michiganensis subsp. michiganensis (Cmm). Il cancro batterico è una delle principali malattie distruttive del pomodoro e provoca importanti perdite a livello economico incidendo sulla produzione sia a livello quantitativo sia a livello qualitativo. Il patogeno nella pianta ospite può determinare lo sviluppo di infezioni primarie (sistemiche) durante le quali colonizza i vasi xilematici e provoca l’avvizzimento e la rapida morte della pianta. Le infezioni secondarie invece possono manifestarsi attraverso lenti processi di avvizzimento ma non comportano, nella maggior parte dei casi, la morte della pianta. I geni responsabili della codifica di fattori necessari per l’instaurarsi e l’evolversi della malattia, si trovano all’interno di due plasmidi (pCM1 e pCM2) e in un’isola di patogenicità localizzata nel cromosoma (PAI). Il mutante Cmm100 avirulento su pomodoro, ottenuto attraverso la rimozione di entrambi i plasmidi a partire dal ceppo wild-type, ha consentito di comprendere che i geni codificanti per fattori di patogenicità risiedono all’interno degli stessi plasmidi. Il gene celA situato nel pCM1 codifica per una cellulasi (CelA) mentre il gene pat-1 che si trova nel pCM2 codifica per una serina proteasi (Pat-1). Tutti gli altri geni sono invece responsabili della codifica di fattori di virulenza e incidono nel livello di gravità con cui i sintomi si manifestano. Non sono quindi essenziali per la patogenicità ma sono richiesti per la piena espressione della virulenza del patogeno. La gestione della malattia avviene esclusivamente a livello preventivo a causa della mancanza di prodotti curativi efficaci. La strategia fondamentale per il controllo della malattia si basa sulla disinfezione del seme e certificazione della sanità del materiale di propagazione. La protezione della coltura può essere fatta con trattamenti chimici con idrossido di rame, streptomicina e mancozeb ma si può eseguire anche ricorrendo agli agenti di biocontrollo come Pseudomonas subsp., Bacillus subsp. e Trichoderma harzianum.
2021
Bacterial canker of tomato: pathogenesis and disease management
Clavibacter
Cancro batterico
Patogenesi
Gestione malattia
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