Alla base di questo elaborato vi è un analisi sul rapporto tra il cinema noir, nella fattispecie quello americano a cavallo tra gli Anni '40 e '50, e la rielaborazione dello stesso – in termini sia estetici che ideologici – compiuta dal regista francese Jean-Pierre Melville (Parigi, 20 ottobre 1917 – Parigi, 2 agosto 1973). In particolare, attraverso l’utilizzo di saggi, volumi monografici e interviste a Melville, si evidenzierà come l’autore sia riuscito ad assimilare gli stilemi del noir d’oltreoceano e a plasmarli tramite un stile espressivo unico e personale, discostandosi da una mimetica riscrittura. L’elaborato si articola in tre parti: il primo capitolo si focalizzerà su un excursus storico-critico del cinema noir tra Francia e Stati Uniti, approfondendo i temi in comune, le differenze e le eredità provenienti dalla letteratura hard boiled americana e dal Realismo poetico francese. Particolare attenzione verrà posta sul dualismo tra forze dell’ordine e criminali, per poi spostarsi suoi luoghi dell’azione caratteristici del film noir transalpino: la crepuscolare metropoli e la livida periferia. Il secondo e il terzo capitolo costituisco un dittico in cui si analizzeranno i due più celebri noir di Melville: Le samouraï (1967) e Le cercle rouge (1970). Le scelta di queste opere è motivata dal fatto che entrambi i film risentono di un opprimente atmosfera funebre caratteristica dalla tarda œvre melvilliana, e presentano tematiche, soluzioni registiche e costruzioni espressive affini. Per Le samouraï verrà proposto un confronto con un classico noir dei primi Anni '40, This Gun for Hire (1942). Successivamente si passerà ad uno studio del binomio Alain Delon/Jef Costello, e si concluderà con una sguardo sugli aspetti ritualistici del protagonista e sul tema della morte che pervade l’ opera. Un procedimento analogo al capitolo precedente verrà utilizzato per mettere a confronto Le cercle rouge con due heist film di prim’ordine: The Asphalt Jungle (1950) e Rififi (1955), passando successivamente ad un’accurata analisi del rapporto tra figure maschili e femminili, e si terminerà con un altro tema caro al regista, il destino.
IL CINEMA NOIR SECONDO JEAN-PIERRE MELVILLE: LE SAMOURAÏ E LE CERCLE ROUGE
LAIN, GIACOMO
2021/2022
Abstract
Alla base di questo elaborato vi è un analisi sul rapporto tra il cinema noir, nella fattispecie quello americano a cavallo tra gli Anni '40 e '50, e la rielaborazione dello stesso – in termini sia estetici che ideologici – compiuta dal regista francese Jean-Pierre Melville (Parigi, 20 ottobre 1917 – Parigi, 2 agosto 1973). In particolare, attraverso l’utilizzo di saggi, volumi monografici e interviste a Melville, si evidenzierà come l’autore sia riuscito ad assimilare gli stilemi del noir d’oltreoceano e a plasmarli tramite un stile espressivo unico e personale, discostandosi da una mimetica riscrittura. L’elaborato si articola in tre parti: il primo capitolo si focalizzerà su un excursus storico-critico del cinema noir tra Francia e Stati Uniti, approfondendo i temi in comune, le differenze e le eredità provenienti dalla letteratura hard boiled americana e dal Realismo poetico francese. Particolare attenzione verrà posta sul dualismo tra forze dell’ordine e criminali, per poi spostarsi suoi luoghi dell’azione caratteristici del film noir transalpino: la crepuscolare metropoli e la livida periferia. Il secondo e il terzo capitolo costituisco un dittico in cui si analizzeranno i due più celebri noir di Melville: Le samouraï (1967) e Le cercle rouge (1970). Le scelta di queste opere è motivata dal fatto che entrambi i film risentono di un opprimente atmosfera funebre caratteristica dalla tarda œvre melvilliana, e presentano tematiche, soluzioni registiche e costruzioni espressive affini. Per Le samouraï verrà proposto un confronto con un classico noir dei primi Anni '40, This Gun for Hire (1942). Successivamente si passerà ad uno studio del binomio Alain Delon/Jef Costello, e si concluderà con una sguardo sugli aspetti ritualistici del protagonista e sul tema della morte che pervade l’ opera. Un procedimento analogo al capitolo precedente verrà utilizzato per mettere a confronto Le cercle rouge con due heist film di prim’ordine: The Asphalt Jungle (1950) e Rififi (1955), passando successivamente ad un’accurata analisi del rapporto tra figure maschili e femminili, e si terminerà con un altro tema caro al regista, il destino.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/36110