Introduzione: Lo Pseudomixoma peritoneale (PMP) è una sindrome clinica caratterizzata dall’accumulo, talora massivo, di materiale mucoide in cavità peritoneale. Nella maggioranza dei casi, tale evenienza è secondaria a primitiva localizzazione appendicolare. La classificazione PSOGI distingue il PMP in tre gruppi istologici: carcinoma mucinoso peritoneale di basso grado (LG-PMP), carcinoma mucinoso peritoneale di alto grado (HG-PMP) e carcinoma mucinoso peritoneale di alto grado con cellule ad anello con castone (SRC-PMP). Scopo dello studio: La valutazione dell’indice proliferativo Ki-67 può essere utile nella classificazione dei PMP: stima quantitativa e analisi d’immagine digitale a confronto. Materiali e metodi: Sono stati retrospettivamente selezionati 21 casi di PMP di origine appendicolare, trattati chirurgicamente presso l’Istituto Oncologico Veneto (IOV) nel periodo compreso fra maggio 2018 e marzo 2022, di cui 8 LG, 7 HG e 6 SRC. Per ogni caso sono stati selezionati tre differenti impianti con alta cellularità epiteliale sui quali è stata eseguita una colorazione immunoistochimica mediante Ki-67. Ove la componente epiteliale è risultata insufficiente (<200 cellule neoplastiche), sono stati riportati soltanto due valori percentuali. Per ogni prelievo colorato con Ki-67 sono state identificate le aree a più alto indice proliferativo, di cui il patologo ha calcolato la percentuale di positività al microscopio ottico. Successivamente, gli stessi campioni sono stati digitalizzati ad ingrandimento ×20 con Ventana DP200 slide scanner, per essere analizzati con il software open source QuPath. È stato quindi nuovamente calcolato l’indice di proliferazione Ki-67 con l’algoritmo positive cell detection ottimizzato, basato sulla media della densità ottica (OD) Nucleus DAB nelle cellule DAB positive. Risultati: Complessivamente, è stata osservata una differenza significativa (p<0,0001) tra la valutazione soggettiva e digitale dei campioni, soprattutto negli HG-PMP, in ragione della maggiore complessità architettonica e della stratificazione nucleare. Nei LG-PMP i risultati correlano maggiormente. In 4 campioni, mediante QuPath è stato possibile valutare Ki-67 dove al microscopio ottico non è stata identificata alcuna componente epiteliale (di cui 2 SRC-PMP costituiti da minimi focolai di cellule neoplastiche disperse nel materiale mucinoso). Conclusioni: L’analisi d’immagine digitale consente di raggiungere una maggiore accuratezza nella valutazione dell’indice proliferativo Ki-67 nei PMP, specialmente negli HG. L’applicazione standardizzata di questa metodica, come prospettiva futura, potrebbe dimostrarsi utile nel semplificare ed uniformare la stratificazione istologica del PMP.

Valutazione dell’indice di attività proliferativa Ki-67 nello Pseudomixoma Peritoneale: stima quantitativa ed analisi d’immagine digitale a confronto. Contributo nell’identificazione di sottogruppi prognostici

BIGOLIN, SOFIA
2021/2022

Abstract

Introduzione: Lo Pseudomixoma peritoneale (PMP) è una sindrome clinica caratterizzata dall’accumulo, talora massivo, di materiale mucoide in cavità peritoneale. Nella maggioranza dei casi, tale evenienza è secondaria a primitiva localizzazione appendicolare. La classificazione PSOGI distingue il PMP in tre gruppi istologici: carcinoma mucinoso peritoneale di basso grado (LG-PMP), carcinoma mucinoso peritoneale di alto grado (HG-PMP) e carcinoma mucinoso peritoneale di alto grado con cellule ad anello con castone (SRC-PMP). Scopo dello studio: La valutazione dell’indice proliferativo Ki-67 può essere utile nella classificazione dei PMP: stima quantitativa e analisi d’immagine digitale a confronto. Materiali e metodi: Sono stati retrospettivamente selezionati 21 casi di PMP di origine appendicolare, trattati chirurgicamente presso l’Istituto Oncologico Veneto (IOV) nel periodo compreso fra maggio 2018 e marzo 2022, di cui 8 LG, 7 HG e 6 SRC. Per ogni caso sono stati selezionati tre differenti impianti con alta cellularità epiteliale sui quali è stata eseguita una colorazione immunoistochimica mediante Ki-67. Ove la componente epiteliale è risultata insufficiente (<200 cellule neoplastiche), sono stati riportati soltanto due valori percentuali. Per ogni prelievo colorato con Ki-67 sono state identificate le aree a più alto indice proliferativo, di cui il patologo ha calcolato la percentuale di positività al microscopio ottico. Successivamente, gli stessi campioni sono stati digitalizzati ad ingrandimento ×20 con Ventana DP200 slide scanner, per essere analizzati con il software open source QuPath. È stato quindi nuovamente calcolato l’indice di proliferazione Ki-67 con l’algoritmo positive cell detection ottimizzato, basato sulla media della densità ottica (OD) Nucleus DAB nelle cellule DAB positive. Risultati: Complessivamente, è stata osservata una differenza significativa (p<0,0001) tra la valutazione soggettiva e digitale dei campioni, soprattutto negli HG-PMP, in ragione della maggiore complessità architettonica e della stratificazione nucleare. Nei LG-PMP i risultati correlano maggiormente. In 4 campioni, mediante QuPath è stato possibile valutare Ki-67 dove al microscopio ottico non è stata identificata alcuna componente epiteliale (di cui 2 SRC-PMP costituiti da minimi focolai di cellule neoplastiche disperse nel materiale mucinoso). Conclusioni: L’analisi d’immagine digitale consente di raggiungere una maggiore accuratezza nella valutazione dell’indice proliferativo Ki-67 nei PMP, specialmente negli HG. L’applicazione standardizzata di questa metodica, come prospettiva futura, potrebbe dimostrarsi utile nel semplificare ed uniformare la stratificazione istologica del PMP.
2021
Evaluation of Ki-67 proliferation index in Pseudomyxoma Peritonei: manual count and digital image analysis compared. Contribution in identification of prognostic subgroups
pseudomyxoma
Ki67
peritoneo
immunoistochimica
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/36260