La fortuna storica del pensiero di Kierkegaard ha raggiunto il suo apice tra gli anni ’20 e ’30 del secolo scorso, quando larga parte del mondo intellettuale ha riconosciuto il filosofo come “padre dell’esistenzialismo” e gli ha così assicurato un posto d’indiscusso rilievo nella storia della filosofia moderna europea. Scopo del presente elaborato è quello di indagare la storia della ricezione di Kierkegaard che precede questa "canonizzazione", focalizzando l'attenzione sull'ambito letterario tedesco e, in particolare, proponendo l'analisi di due testi significativi per la diffusione dell'interesse nei confronti del pensatore danese tra gli intellettuali: la biografia "Sören Kierkegaard: Ein literarisches Charakterbild" di Georg Brandes e il saggio “Sören Kierkegaard. Aphoristisch” di Rudolf Kassner. Al fine di contestualizzare le due opere prese in esame il quadro storico della ricezione di Kierkegaard è stato suddiviso in quattro fasi. La prima fase copre un arco di più di trent’anni dal 1841 – anno della pubblicazione della tesi di dottorato di Kierkegaard – ed è caratterizzata da una sostanziale indifferenza del mondo letterario per l’autore. Questo periodo registra infatti, oltre ai primissimi sporadici e isolati casi di ricezione, l’emergere di un interesse per il pensatore danese in alcuni ambienti teologici e, con esso, il nascere di pregiudizi e distorsioni interpretative. La seconda fase si estende dalla metà degli anni ’70 del XIX secolo fin quasi alla fine dello stesso ed è segnata dall’impatto decisivo dell’opera del critico letterario Georg Brandes sullo sfondo di una ricezione teologica che progressivamente si intensifica e al contempo determina il prodursi di una significativa quantità di traduzioni. Nella terza fase, che comprende gli anni della Jahrhundertwende fino al 1913 – primo centenario della nascita di Kierkegaard –, si colloca il vero e proprio avvio di una ricezione letteraria in senso stretto ed è all’interno di tale periodo che la mediazione di Rudolf Kassner gioca un ruolo significativo per la diffusione del nome di Kierkegaard tra gli uomini di lettere del tempo. La quarta fase si estende dal 1913 agli anni immediatamente successivi alla fine del primo conflitto mondiale e vede il fermento di una ricezione letteraria eterogenea su cui gradualmente si impone il monopolio interpretativo della rivista "Der Brenner" che aprirà le porte alla cosiddetta “Kierkegaard-Renaissance” degli anni ’20 e ’30.
La ricezione di Kierkegaard nella letteratura di lingua tedesca fino al 1920
MICHELON, MARZIA
2021/2022
Abstract
La fortuna storica del pensiero di Kierkegaard ha raggiunto il suo apice tra gli anni ’20 e ’30 del secolo scorso, quando larga parte del mondo intellettuale ha riconosciuto il filosofo come “padre dell’esistenzialismo” e gli ha così assicurato un posto d’indiscusso rilievo nella storia della filosofia moderna europea. Scopo del presente elaborato è quello di indagare la storia della ricezione di Kierkegaard che precede questa "canonizzazione", focalizzando l'attenzione sull'ambito letterario tedesco e, in particolare, proponendo l'analisi di due testi significativi per la diffusione dell'interesse nei confronti del pensatore danese tra gli intellettuali: la biografia "Sören Kierkegaard: Ein literarisches Charakterbild" di Georg Brandes e il saggio “Sören Kierkegaard. Aphoristisch” di Rudolf Kassner. Al fine di contestualizzare le due opere prese in esame il quadro storico della ricezione di Kierkegaard è stato suddiviso in quattro fasi. La prima fase copre un arco di più di trent’anni dal 1841 – anno della pubblicazione della tesi di dottorato di Kierkegaard – ed è caratterizzata da una sostanziale indifferenza del mondo letterario per l’autore. Questo periodo registra infatti, oltre ai primissimi sporadici e isolati casi di ricezione, l’emergere di un interesse per il pensatore danese in alcuni ambienti teologici e, con esso, il nascere di pregiudizi e distorsioni interpretative. La seconda fase si estende dalla metà degli anni ’70 del XIX secolo fin quasi alla fine dello stesso ed è segnata dall’impatto decisivo dell’opera del critico letterario Georg Brandes sullo sfondo di una ricezione teologica che progressivamente si intensifica e al contempo determina il prodursi di una significativa quantità di traduzioni. Nella terza fase, che comprende gli anni della Jahrhundertwende fino al 1913 – primo centenario della nascita di Kierkegaard –, si colloca il vero e proprio avvio di una ricezione letteraria in senso stretto ed è all’interno di tale periodo che la mediazione di Rudolf Kassner gioca un ruolo significativo per la diffusione del nome di Kierkegaard tra gli uomini di lettere del tempo. La quarta fase si estende dal 1913 agli anni immediatamente successivi alla fine del primo conflitto mondiale e vede il fermento di una ricezione letteraria eterogenea su cui gradualmente si impone il monopolio interpretativo della rivista "Der Brenner" che aprirà le porte alla cosiddetta “Kierkegaard-Renaissance” degli anni ’20 e ’30.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/36407