L’uso dei tensioattivi è di grande rilevanza in numerose applicazioni industriali. Essi sono usati nei detergenti, come stabilizzanti nelle emulsioni e nei trattamenti delle acque reflue. Al di sopra di una certa concentrazione denominata CMC (Concentrazione Micellare Critica), i tensioattivi formano strutture complesse, le micelle. L’azione pulente dei detergenti deriva da queste strutture che riescono ad inglobare lo sporco e a renderne possibile la rimozione nella fase di risciacquo. Inoltre, i tensioattivi hanno anche altri utilizzi come la riduzione della tensione superficiale, permettendo all’acqua di sciogliere sostanze apolari e controllare la reologia delle formulazioni. Nei detergenti, oltre ai tensioattivi, possono anche essere aggiunti dei polimeri con unità ripetitive cariche (polielettroliti) che, depositandosi sulla superficie del tessuto, possono portare beneficio riducendo la frizione tra le fibre bagnate. Tra i tensioattivi e i polimeri carichi possono instaurarsi delle interazioni sia di tipo idrofobico che elettrostatico che portano alla formazione di complessi. Quest’ultimi costituiscono la parte attiva della formulazione e ne modificano le proprietà dando alla sospensione comportamento e struttura particolari. In questo elaborato di tesi verranno approfondite le interazioni ed i principi teorici che regolano la formazione delle micelle dei tensioattivi e delle strutture complesse formate tra tensioattivi e polielettroliti. Inoltre, si focalizzerà l’attenzione sulla loro caratterizzazione attraverso tecniche analitiche come tensiometria, DLS, zeta potential e reometria.
Polielettroliti e tensioattivi nei detergenti: auto-assemblaggio, interazioni e caratterizzazione
TAPPARELLI, MARTINA
2021/2022
Abstract
L’uso dei tensioattivi è di grande rilevanza in numerose applicazioni industriali. Essi sono usati nei detergenti, come stabilizzanti nelle emulsioni e nei trattamenti delle acque reflue. Al di sopra di una certa concentrazione denominata CMC (Concentrazione Micellare Critica), i tensioattivi formano strutture complesse, le micelle. L’azione pulente dei detergenti deriva da queste strutture che riescono ad inglobare lo sporco e a renderne possibile la rimozione nella fase di risciacquo. Inoltre, i tensioattivi hanno anche altri utilizzi come la riduzione della tensione superficiale, permettendo all’acqua di sciogliere sostanze apolari e controllare la reologia delle formulazioni. Nei detergenti, oltre ai tensioattivi, possono anche essere aggiunti dei polimeri con unità ripetitive cariche (polielettroliti) che, depositandosi sulla superficie del tessuto, possono portare beneficio riducendo la frizione tra le fibre bagnate. Tra i tensioattivi e i polimeri carichi possono instaurarsi delle interazioni sia di tipo idrofobico che elettrostatico che portano alla formazione di complessi. Quest’ultimi costituiscono la parte attiva della formulazione e ne modificano le proprietà dando alla sospensione comportamento e struttura particolari. In questo elaborato di tesi verranno approfondite le interazioni ed i principi teorici che regolano la formazione delle micelle dei tensioattivi e delle strutture complesse formate tra tensioattivi e polielettroliti. Inoltre, si focalizzerà l’attenzione sulla loro caratterizzazione attraverso tecniche analitiche come tensiometria, DLS, zeta potential e reometria.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/36482