Velocità, spazio e tempo sono grandezze fisiche, oggettivamente misurabili, che è possibile mettere in relazione con la formula V = S / T, dato che la velocità non è altro che il rapporto tra lo spazio percorso e il tempo necessario per percorrere tale spazio. Un movimento è perfettamente definito se di esso si conoscono: lo spazio percorso, dato dalla direzione, dal verso e dalla lunghezza della traiettoria; il tempo impiegato; la velocità mantenuta data dal rapporto spazio/tempo. Dunque, per stimare il movimento di un oggetto è necessario fare una stima delle tre variabili (velocità, spazio e tempo). Queste grandezze sono quindi dimensioni essenziali e alla base della percezione umana e, in particolare, della percezione del movimento di un oggetto. Lo scopo di questo lavoro è indagare se il significato simbolico attribuito ad un oggetto possa modificare la sua percezione in termini di velocità, spazio e tempo. Infatti, secondo una concezione bayesiana, la percezione risulta dalla combinazione di priori percettivi (o aspettative sul mondo) e di evidenze sensoriali: in questo modo, la conoscenza del mondo guida la nostra interpretazione delle informazioni visive e può influenzare il modo in cui percepiamo gli oggetti in movimento. In questo studio, verranno indagati gli effetti del significato simbolico su diversi compiti: percezione di velocità, stima del tempo di collisione (“time to contact” - TTC) e stima del luogo di scomparsa del target in movimento (“Representational Momentum” - RM). Gli stimoli utilizzati in tutti i compiti e somministrati ai partecipanti sono stati l’immagine di una moto (rappresenta “alta velocità”) e l’immagine di una bici (rappresenta “bassa velocità”). Partendo dal principio fisico per cui, a distanza costante, una destinazione viene raggiunta in un tempo più breve, se la velocità del movimento è maggiore, è stato verificato se la percezione di questo movimento viene influenzata o meno dal significato simbolico che gli esseri umani attribuiscono all’oggetto target. Ciò che è emerso è che il significato simbolico di bassa o alta velocità attribuito all’oggetto sembra modulare la performance in compiti di percezione del movimento. Confrontando i risultati ottenuti dai diversi compiti, possiamo quindi sostenere un’effettiva influenza del significato simbolico sulla percezione e discuterne le conseguenze e le possibili implicazioni future.

Il significato simbolico nella percezione: uno studio sul tempo, velocità e spazio

BOTTI, FRANCESCA
2021/2022

Abstract

Velocità, spazio e tempo sono grandezze fisiche, oggettivamente misurabili, che è possibile mettere in relazione con la formula V = S / T, dato che la velocità non è altro che il rapporto tra lo spazio percorso e il tempo necessario per percorrere tale spazio. Un movimento è perfettamente definito se di esso si conoscono: lo spazio percorso, dato dalla direzione, dal verso e dalla lunghezza della traiettoria; il tempo impiegato; la velocità mantenuta data dal rapporto spazio/tempo. Dunque, per stimare il movimento di un oggetto è necessario fare una stima delle tre variabili (velocità, spazio e tempo). Queste grandezze sono quindi dimensioni essenziali e alla base della percezione umana e, in particolare, della percezione del movimento di un oggetto. Lo scopo di questo lavoro è indagare se il significato simbolico attribuito ad un oggetto possa modificare la sua percezione in termini di velocità, spazio e tempo. Infatti, secondo una concezione bayesiana, la percezione risulta dalla combinazione di priori percettivi (o aspettative sul mondo) e di evidenze sensoriali: in questo modo, la conoscenza del mondo guida la nostra interpretazione delle informazioni visive e può influenzare il modo in cui percepiamo gli oggetti in movimento. In questo studio, verranno indagati gli effetti del significato simbolico su diversi compiti: percezione di velocità, stima del tempo di collisione (“time to contact” - TTC) e stima del luogo di scomparsa del target in movimento (“Representational Momentum” - RM). Gli stimoli utilizzati in tutti i compiti e somministrati ai partecipanti sono stati l’immagine di una moto (rappresenta “alta velocità”) e l’immagine di una bici (rappresenta “bassa velocità”). Partendo dal principio fisico per cui, a distanza costante, una destinazione viene raggiunta in un tempo più breve, se la velocità del movimento è maggiore, è stato verificato se la percezione di questo movimento viene influenzata o meno dal significato simbolico che gli esseri umani attribuiscono all’oggetto target. Ciò che è emerso è che il significato simbolico di bassa o alta velocità attribuito all’oggetto sembra modulare la performance in compiti di percezione del movimento. Confrontando i risultati ottenuti dai diversi compiti, possiamo quindi sostenere un’effettiva influenza del significato simbolico sulla percezione e discuterne le conseguenze e le possibili implicazioni future.
2021
Symbolic meaning in perception: a study of time, speed and space
significato
simbolico
percezione
velocità
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/36664