Nonostante l'adozione possa essere considerata come una "rinascita" per il bambino, è bene che il "prima" e il "dopo" l'evento vengano messi in relazione al fine di garantire unità alla storia della persona e permetterle di non crescere con un'identità frammentata. I genitori adottivi non devono considerare un tabù parlare delle origini e/o della famiglia biologica del bambino perché questo rischierebbe di far nascere in lui un conflitto che potrebbe persino portarlo ad idealizzare i genitori biologici e considerare negativamente quelli affidatari (in quanto l'hanno privato di un pezzo della sua storia ed identità). Privare i bambini del loro passato non garantisce loro un futuro migliore. Inoltre, vista l'età sempre maggiore con cui vengono adottati i minori, è sempre più frequente che abbiano ricordi vivi della famiglia d'origine e abbiano instaurato con i parenti (genitori/fratelli/nonni...) legami più o meno significativi, che devono essere rispettati e talvolta preservati. Risulta quindi importante prendere in considerazione l'istituto giuridico dell'adozione aperta. Nello specifico, questa tesi cerca di rispondere a tre domande: quanto è importante, per un giovane adottato, conoscere la propria storia? Quali sono gli stadi e le modalità che le ricerche sulle origini assumono? Tagliare i rapporti con i parenti del nucleo d'origine rappresenta la scelta migliore? E' importante che i servizi sappiano intervenire adeguatamente a sostegno della famiglia adottiva, soprattutto in via preventiva informando le coppie dei rischi dell'adozione, ma anche garantendo un adeguato ed efficiente servizio di supporto nel post-adozione, che può tornare utile specialmente durante il periodo pre-adolescenziale/adolescenziale del minore. Affinché ciò sia possibile, è fondamentale che i professionisti siano aggiornati e sappiano rispondere alle "nuove sfide" che interessano una famiglia adottiva (come l'utilizzo di internet, strumento che può rivelarsi un'arma a doppio taglio).
Legami adottivi. Ricucire le relazioni passate, presenti e future nei percorsi di vita delle persone adottate.
MAGADDINO, CHIARA
2021/2022
Abstract
Nonostante l'adozione possa essere considerata come una "rinascita" per il bambino, è bene che il "prima" e il "dopo" l'evento vengano messi in relazione al fine di garantire unità alla storia della persona e permetterle di non crescere con un'identità frammentata. I genitori adottivi non devono considerare un tabù parlare delle origini e/o della famiglia biologica del bambino perché questo rischierebbe di far nascere in lui un conflitto che potrebbe persino portarlo ad idealizzare i genitori biologici e considerare negativamente quelli affidatari (in quanto l'hanno privato di un pezzo della sua storia ed identità). Privare i bambini del loro passato non garantisce loro un futuro migliore. Inoltre, vista l'età sempre maggiore con cui vengono adottati i minori, è sempre più frequente che abbiano ricordi vivi della famiglia d'origine e abbiano instaurato con i parenti (genitori/fratelli/nonni...) legami più o meno significativi, che devono essere rispettati e talvolta preservati. Risulta quindi importante prendere in considerazione l'istituto giuridico dell'adozione aperta. Nello specifico, questa tesi cerca di rispondere a tre domande: quanto è importante, per un giovane adottato, conoscere la propria storia? Quali sono gli stadi e le modalità che le ricerche sulle origini assumono? Tagliare i rapporti con i parenti del nucleo d'origine rappresenta la scelta migliore? E' importante che i servizi sappiano intervenire adeguatamente a sostegno della famiglia adottiva, soprattutto in via preventiva informando le coppie dei rischi dell'adozione, ma anche garantendo un adeguato ed efficiente servizio di supporto nel post-adozione, che può tornare utile specialmente durante il periodo pre-adolescenziale/adolescenziale del minore. Affinché ciò sia possibile, è fondamentale che i professionisti siano aggiornati e sappiano rispondere alle "nuove sfide" che interessano una famiglia adottiva (come l'utilizzo di internet, strumento che può rivelarsi un'arma a doppio taglio).File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/36728