Pregiudizi e stereotipi sull'adozione. Costruire strumenti per l'inclusione dei ragazzi e delle ragazze adottive.

Al giorno d’oggi sono ancora molte le sfide che genitori e bambini/e adottivi si trovano a dover affrontare all’interno e all’esterno del loro contesto di vita. Spesso queste sfide sono il frutto di pregiudizi consolidati nel tempo all’interno della società che rappresentano preconcetti errati, concepiti non per conoscenza precisa e diretta delle esperienze o delle persone coinvolte nei percorsi adottivi, ma sulla base di voci e opinioni comuni o stereotipate. Lo scopo principale di questa tesi sarà quello di promuovere una conoscenza dell’adozione affrontando alcuni tra i principali pregiudizi e stereotipi che si sono consolidati nel tempo a patire dalle esperienze delle famiglie adottive e allo stesso tempo quello di analizzare gli strumenti utili al fine di garantire l’adattamento e l’inclusione dei ragazzi/e adottive all’interno della società. Il primo capitolo della tesi prenderà in esame l’istituto dell’adozione e le principali modifiche realizzate nel corso degli anni, i riferimenti di base saranno di tipo giuridico e legislativo, con un’attenzione particolare sulll’Adozione Internazionale fondata sulla Convenzione dell’Aja del 1993. Tratterà poi dei soggetti coinvolti nel processo adottivo e dei percorsi che conducono rispettivamente bambini e coppie di coniugi a diventare i protagonisti del percorso adottivo. Il secondo capitolo tratterà nello specifico dei pregiudizi e degli stereotipi che caratterizzano l’adozione a livello sociale che bambini, adolescenti e genitori adottivi si trovano a dover affrontare nei contesti sociali in cui interagiscono. Il terzo capitolo infine prenderà in considerazione il ruolo dell’Associazionismo Familiare come rete che avvolge e sostiene le famiglie adottive, fungendo da fattori protettivi e preventivi che creano e mettono a disposizione strumenti e spazi concreti per favorire e contribuire all’inclusione dei bambini, adolescenti e adulti adottivi all’interno dei contesti sociali.