Petrolio e migrazioni: il caso del conflitto del Delta del Niger.

L’attuale conflitto del Delta del Niger è un lungo scontro etno-politico scoppiato nei primi anni Novanta, a causa di un insieme di problematiche: l’instabilità di governi fragili, la competizione per la conquista del petrolio nigeriano, l’autodeterminazione delle minorità, e i conflitti intra-gruppi etnici. Nel dettaglio, questo elaborato analizzerà la Nigeria dal punto di vista della sua formazione politica, dal momento della conquista britannica del territorio e del suo dominio, alla successiva indipendenza e il conseguente alternarsi delle varie amministrazioni, prima sotto forma di regimi militari, e infine in forma di repubbliche. Il motivo per la quale risulta necessaria una divagazione da questo punto di vista si trova nell’eredità del suo passato, la cui attuale Nigeria ne è impregnata, essendo un prodotto di quel regime coloniale e militare. Successivamente, verrà esaminata la struttura economica e lo sviluppo del settore petrolifero, dal momento della sua scoperta, negli anni Sessanta, ai giorni nostri. In seguito, verrà approfondito il particolare caso del conflitto del delta del Niger, dalle sue origini, e dal punto di vista dei principali soggetti che ne fanno parte, e delle loro vicende più rilevanti. Infine, verranno considerate le attuali e futuri sfide, dal fenomeno della rapida urbanizzazione e l’esplosione demografica, alla difficile tematica della degradazione ambientale, e alla questione della vulnerabilità al petrolio e le conseguenti migrazioni interne al paese. La Nigeria rappresenta un ottimo case-study per la comprensione del funzionamento dei paesi in via di sviluppo e che hanno un’eredità coloniale, in quanto essi hanno più rilevanza per il Nord del mondo, per la loro estrema ricchezza di risorse e l’eventuale capitale umano, non sfruttato per le scarse infrastrutture e il basso sviluppo.