La registrazione delle nascite nei paesi poveri: vent’anni di esperienza della Comunità di S. Egidio.

La registrazione degli eventi vitali, ed in particolare delle nascite, è un elemento cruciale della società moderna. Ponendosi come fondamento dell'identità legale, la registrazione allo stato civile, da un lato, garantisce all'individuo l’appartenenza ad una comunità nazionale, e con essa la titolarità dei diritti fondamentali della persona; dall’altro, costituisce la fonte essenziale dei dati necessari per l’elaborazione di statistiche demografiche, necessarie per l’adozione di politiche pubbliche, in primis, ma non soltanto, nel settore della tutela della salute dei cittadini. Dei 125 milioni di bambini che ogni anno nascono nel mondo, circa un terzo non viene registrato allo stato civile, risultando condannato ad uno stato di "invisibilità" che lo rende più che mai vulnerabile, in particolare nei paesi poveri del mondo dove i bambini non registrati sono oggetto di tratta, di traffici illegali di organi, e di ogni altro tipo d sfruttamento. Sebbene molti progressi siano stati fatti negli ultimi decenni per incrementare la registrazione delle nascite nei paesi poveri, molta strada resta ancora da percorrere. A fronte di ciò, l'impegno della Comunità di Sant’ Egidio nei confronti degli "esclusi" ha portato a risultati ben più che significativi: grazie al Programma BRAVO! (Birth Registration For All Versus Oblivion!) oltre cinque milioni di bambini nel mondo hanno ottenuto la registrazione allo stato civile, e sono stati pertanto salvati da una sicura condizione di invisibilità. L'indagine statistica condotta sull'incremento delle registrazioni ottenute dal programma Bravo! in Burkina Faso, a seguito dell’introduzione da parte della Comunità di Sant’Egidio di centri secondari per la registrazione delle nascite, è la prova di ciò.