La tesi verte sul tema della comunicazione politica e la sua evoluzione in relazione ai nuovi mass mediali, esaminando il suo progresso storico in base ai mutamenti sociali del nuovo millennio. L'analisi prende in considerazione il pensiero dei politologi Bobbio e Sartori definendo l'idea di "Homo Videns" e la comparsa di una nuova scena politica a partire dal crollo della prima Repubblica, evidenziando gli eventi storici che hanno portato ai cambiamenti in termini di comunicazione e l'impatto sociale di quest'ultimi. Populismo, propaganda e forme di comunicazione precedenti alla comparsa dei mezzi mediali si differenziano, nella forma e nei contenuti, rispetto a ciò che accade con l'avvento della seconda Repubblica: un passaggio da una scena politica statica ad un vero e proprio "palcoscenico mediatico". La nascita di figure mediatiche basate sul "personal branding", che si consolidano dapprima attraverso radio e televisione, e ad oggi sul mondo del web, danno vita a nuove arene politiche e ad un nuovo archetipo di comunicazione, la "teledemocrazia": la politica diventa show quotidiano nella vita degli italiani. Al termine, una considerazione sul futuro che si presenta in materia di comunicazione, prendendo in considerazione l'evoluzione del concetto di democrazia e quali saranno i nuovi scenari e le nuove sfide della comunicazione politica che si prospettano.
A partire da Bobbio e Sartori: il declino evolutivo della comunicazione politica dopo il crollo della prima Repubblica.
LAVERA, VICTORIA
2021/2022
Abstract
La tesi verte sul tema della comunicazione politica e la sua evoluzione in relazione ai nuovi mass mediali, esaminando il suo progresso storico in base ai mutamenti sociali del nuovo millennio. L'analisi prende in considerazione il pensiero dei politologi Bobbio e Sartori definendo l'idea di "Homo Videns" e la comparsa di una nuova scena politica a partire dal crollo della prima Repubblica, evidenziando gli eventi storici che hanno portato ai cambiamenti in termini di comunicazione e l'impatto sociale di quest'ultimi. Populismo, propaganda e forme di comunicazione precedenti alla comparsa dei mezzi mediali si differenziano, nella forma e nei contenuti, rispetto a ciò che accade con l'avvento della seconda Repubblica: un passaggio da una scena politica statica ad un vero e proprio "palcoscenico mediatico". La nascita di figure mediatiche basate sul "personal branding", che si consolidano dapprima attraverso radio e televisione, e ad oggi sul mondo del web, danno vita a nuove arene politiche e ad un nuovo archetipo di comunicazione, la "teledemocrazia": la politica diventa show quotidiano nella vita degli italiani. Al termine, una considerazione sul futuro che si presenta in materia di comunicazione, prendendo in considerazione l'evoluzione del concetto di democrazia e quali saranno i nuovi scenari e le nuove sfide della comunicazione politica che si prospettano.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/36880