Gli NFT sono l’evoluzione della proprietà fisica di uno specifico bene. Sono dei patrimoni digitali unici che permettono a chi li usa di esserne i veri proprietari. Il bene analogico viene rappresentato nel suo valore d’origine, permettendo la realizzazione di un prodotto digitale, che non può essere replicato. Ciò che rende unico un NFT è la sua “creazione” informatica, creata per l’appunto da un codice creato dalla macchina e distribuito da un protocollo di blockchain. Contrariamente a quanto si possa pensare, gli NFT non sono una moda attuale e, nonostante siano legati per il loro successo alla Cryptoart, sono già in grado di guardare al futuro. Infatti si intuisce la rilevanza che avranno nelle relazioni sociali, sempre più guidate dalle tecnologie come l’intelligenza artificiale o il metaverso. Ma il campo di applicazione degli NFT non si esaurisce solo con la crypto art. Anche altre industry possono trarre vantaggio dalla tokenizzazione, pensiamo al campo dei diritti d’autore, della pubblicazione, della musica e dell’istruzione. L’idea analizzata globalmente, oltre al singolo contenuto dell’NFT, è che l’utente del web 3.0 pur continuando ad agire in un contesto di “co-individualità”, riacquista una propria individualità che gli permette di scegliere più consapevolmente verso chi riporre fiducia. Superato il primo approccio in cui tutto è condivisibile dalla piattaforma, l’utente 3.0 comprende di essere parte di quel tutto. E quindi di poter dire la sua sulla governance della piattaforma stessa. Si può pensare allo sviluppo di una vera e propria token economy, in cui l’uomo e le tecnologie innovative convivono scambiandosi reciprocamente apporti e benefici.
Non-fungible token: aspetti e prospettive
LINARES, ANDRES EDUARDO
2021/2022
Abstract
Gli NFT sono l’evoluzione della proprietà fisica di uno specifico bene. Sono dei patrimoni digitali unici che permettono a chi li usa di esserne i veri proprietari. Il bene analogico viene rappresentato nel suo valore d’origine, permettendo la realizzazione di un prodotto digitale, che non può essere replicato. Ciò che rende unico un NFT è la sua “creazione” informatica, creata per l’appunto da un codice creato dalla macchina e distribuito da un protocollo di blockchain. Contrariamente a quanto si possa pensare, gli NFT non sono una moda attuale e, nonostante siano legati per il loro successo alla Cryptoart, sono già in grado di guardare al futuro. Infatti si intuisce la rilevanza che avranno nelle relazioni sociali, sempre più guidate dalle tecnologie come l’intelligenza artificiale o il metaverso. Ma il campo di applicazione degli NFT non si esaurisce solo con la crypto art. Anche altre industry possono trarre vantaggio dalla tokenizzazione, pensiamo al campo dei diritti d’autore, della pubblicazione, della musica e dell’istruzione. L’idea analizzata globalmente, oltre al singolo contenuto dell’NFT, è che l’utente del web 3.0 pur continuando ad agire in un contesto di “co-individualità”, riacquista una propria individualità che gli permette di scegliere più consapevolmente verso chi riporre fiducia. Superato il primo approccio in cui tutto è condivisibile dalla piattaforma, l’utente 3.0 comprende di essere parte di quel tutto. E quindi di poter dire la sua sulla governance della piattaforma stessa. Si può pensare allo sviluppo di una vera e propria token economy, in cui l’uomo e le tecnologie innovative convivono scambiandosi reciprocamente apporti e benefici.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/36884