Dialoghi nucleari: Stati Uniti, Unione Sovietica e la genesi del trattato di non-proliferazione

Una guerra nucleare potrebbe porre fine all'esistenza umana sulla terra. Questa è la ragione per cui il problema del nucleare e la necessità di costituire un regime di non proliferazione di armi e di tecnologia nucleare, è diventato, e tuttora rimane, priorità assoluta per l'intera comunità internazionale. Fin dal primissimo uso di questa tecnologia, diversi leader e organizzazioni hanno cercato di prevenire la sua proliferazione nei diversi paesi del mondo. Diversi sono stati gli step e i tentativi di limitare la proliferazione e gli usi del nucleare che andassero oltre agli scopi della ricerca e dell'utilizzo pacifico. Alcuni di questi sono risultati fallimentari, in molte situazioni a causa di divergenze di opinioni tra i vari paesi nucleari e non nucleari, a volte sono risultati abbastanza stabili da rimanere in vita fino ai giorni nostri, come l'agenzia internazionale sull'energia atomica. Si tratta di un settore difficile e oggetto di tensioni, in particolare durante il periodo della guerra fredda, tra le due superpotenze Stati uniti e Unione Sovietica. Il trattato di non proliferazione nucleare, entrato in vigore nel 1970, sarà uno dei principali trattati posti a fondamento di questo regime. Trattato che vede cooperazione e dialogo tra le due superpotenze, che riusciranno a trovare un punto d'accordo.