La professione di revisore legale dei conti si è sviluppata a partire dal periodo tardo-medioevale in Gran Bretagna e solamente dopo la Rivoluzione industriale è emersa l'importanza della certificazione dei bilanci, a fronte dell'esigenza delle capogruppo di controllare le voci contabili relative alle operazioni compiute dalle società controllate italiane. Negli ultimi decenni la figura del revisore legale ha acquisito una notevole importanza, soprattutto nel contrastare la presenza di frodi contabili. L'obiettivo della tesi è quello di focalizzare l'attenzione sulla formazione e sulle responsabilità del revisore, per poi concentrarsi sulle frodi contabili e sugli incentivi che spingono gli organi sociali ad adottare condotte fraudolente, confrontando due crac finanziari (quello del gruppo Parmalat e di Enron). La trattazione cerca di far emergere che dietro alle cifre inscritte nel bilancio sociale, ci possono essere dei stratagemmi di "finanza creativa" volti a manipolare il risultato economico d'esercizio. Nelle conclusioni, la tesi dimostra che il fallimento non è nè improvviso nè atipico perchè risulta essere preceduto da alcuni micro-fallimenti che permettono alle imprese di guadagnare tempo e sperare di evitare il dissesto finanziario.
IL RUOLO E LE RESPONSABILITA' DEL REVISORE NELLA RILEVAZIONE DI FRODI CONTABILI: I CASI PARMALAT ED ENRON
CAVAZZANA, ANGELA
2021/2022
Abstract
La professione di revisore legale dei conti si è sviluppata a partire dal periodo tardo-medioevale in Gran Bretagna e solamente dopo la Rivoluzione industriale è emersa l'importanza della certificazione dei bilanci, a fronte dell'esigenza delle capogruppo di controllare le voci contabili relative alle operazioni compiute dalle società controllate italiane. Negli ultimi decenni la figura del revisore legale ha acquisito una notevole importanza, soprattutto nel contrastare la presenza di frodi contabili. L'obiettivo della tesi è quello di focalizzare l'attenzione sulla formazione e sulle responsabilità del revisore, per poi concentrarsi sulle frodi contabili e sugli incentivi che spingono gli organi sociali ad adottare condotte fraudolente, confrontando due crac finanziari (quello del gruppo Parmalat e di Enron). La trattazione cerca di far emergere che dietro alle cifre inscritte nel bilancio sociale, ci possono essere dei stratagemmi di "finanza creativa" volti a manipolare il risultato economico d'esercizio. Nelle conclusioni, la tesi dimostra che il fallimento non è nè improvviso nè atipico perchè risulta essere preceduto da alcuni micro-fallimenti che permettono alle imprese di guadagnare tempo e sperare di evitare il dissesto finanziario.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Cavazzana_Angela.pdf
accesso riservato
Dimensione
1.12 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.12 MB | Adobe PDF |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/36923