Negli ultimi anni, Frontex, Agenzia europea di guardia costiera e frontiera, ha concentrato il proprio operato nella realizzazione e sviluppo di diverse operazioni congiunte, tra le quali figura Poseidon. L’Operazione Poseidon risulta essere un piano d'azione realizzato dall’Unione Europea in collaborazione con Frontex, al fine di sostenere la Grecia nel fronteggiare la crescente crisi migratoria. Concretamente l’Agenzia europea non solo sorveglia la frontiere tra Grecia e Turchia, ma si occupa anche del salvataggio di vite umane nell’Egeo, nonché nella lotta contro la criminalità transfrontaliera. Recenti casi di cronaca hanno visto come protagonista Frontex in quanto ritenuta responsabile della violazione di alcuni diritti a causa di violenze e respingimenti illegali verificatisi all’interno della suddetta operazione. L’obiettivo di questo studio è quello di determinare se Frontex abbia agito in ogni modo possibile per prevenire la violazione dei diritti umani e se essa, tramite le proprie azioni, vi sia direttamente coinvolta, considerando il regolamento vigente e le norme di diritto internazionale adottate. A tale proposito, la domanda di ricerca è la seguente: Qual è il coinvolgimento di Frontex, mediante l’Operazione Poseidon, nei respingimenti illegali svoltisi in particolare verso le coste Turche? Il diritto internazionale sancisce l’impossibilità generale di svolgere push-backs, ma analizzando diverse inchieste e considerando l'azione presentata alla Corte di Giustizia Europea, è possibile dimostrare come le autorità greche nel 2020 abbiano violato più volte tale principio con la complicità di Frontex. Lo sviluppo dello studio verte sulla considerazione posta da Frontex verso i meccanismi di monitoraggio e tutela dei diritti umani e su come, mediante l’esternalizzazione delle frontiere, l’Agenzia risulti essere consapevole e coinvolta nei respingimenti illegali.
Frontex, Operazione Poseidon 2020: il coinvolgimento dell'Agenzia europea nei respingimenti illegali verso le coste Turche.
SARTORE, MICHELA
2021/2022
Abstract
Negli ultimi anni, Frontex, Agenzia europea di guardia costiera e frontiera, ha concentrato il proprio operato nella realizzazione e sviluppo di diverse operazioni congiunte, tra le quali figura Poseidon. L’Operazione Poseidon risulta essere un piano d'azione realizzato dall’Unione Europea in collaborazione con Frontex, al fine di sostenere la Grecia nel fronteggiare la crescente crisi migratoria. Concretamente l’Agenzia europea non solo sorveglia la frontiere tra Grecia e Turchia, ma si occupa anche del salvataggio di vite umane nell’Egeo, nonché nella lotta contro la criminalità transfrontaliera. Recenti casi di cronaca hanno visto come protagonista Frontex in quanto ritenuta responsabile della violazione di alcuni diritti a causa di violenze e respingimenti illegali verificatisi all’interno della suddetta operazione. L’obiettivo di questo studio è quello di determinare se Frontex abbia agito in ogni modo possibile per prevenire la violazione dei diritti umani e se essa, tramite le proprie azioni, vi sia direttamente coinvolta, considerando il regolamento vigente e le norme di diritto internazionale adottate. A tale proposito, la domanda di ricerca è la seguente: Qual è il coinvolgimento di Frontex, mediante l’Operazione Poseidon, nei respingimenti illegali svoltisi in particolare verso le coste Turche? Il diritto internazionale sancisce l’impossibilità generale di svolgere push-backs, ma analizzando diverse inchieste e considerando l'azione presentata alla Corte di Giustizia Europea, è possibile dimostrare come le autorità greche nel 2020 abbiano violato più volte tale principio con la complicità di Frontex. Lo sviluppo dello studio verte sulla considerazione posta da Frontex verso i meccanismi di monitoraggio e tutela dei diritti umani e su come, mediante l’esternalizzazione delle frontiere, l’Agenzia risulti essere consapevole e coinvolta nei respingimenti illegali.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/36944