La Repubblica Popolare Democratica di Corea è de iure una Repubblica socialista, ma è de facto uno Stato totalitario. I principi su cui si fonda il suo regime si sono ispirati alle ideologie dell’Unione Sovietica di Stalin e della Repubblica Popolare Cinese di Mao Zedong. Il rapporto tra queste tre potenze difatti si intensificò con l’avvento della Guerra di Corea che si inserì nel conflitto tra Stati Uniti e URSS, la Guerra Fredda. Questa guerra però non solo non riuscì a stabilire la pace tra le due Coree, ma fu il punto di partenza per l’isolazionismo della Corea del Nord. Al giorno d’oggi, la Corea del Nord è conosciuta soprattutto grazie alla Dinastia Kim iniziata con “il grande leader” Kim Il-Sung, che fu artefice del “culto della personalità”. L’attuale leader supremo invece è suo nipote, Kim Jong-un, che continua a seguire le orme del padre Kim Jong-Il e del nonno. I loro regimi dittatoriali si fondano su due principi fondamentali: Juche e Songun. Il primo è la corrente principale del regime nordcoreano ed è sancito all’articolo 3 dalla Costituzione: esso è una fusione tra Confucianesimo, sciamanesimo, Marxismo e molti altri, che possiamo riassumere però nella frase “l'uomo è il padrone di ogni cosa e decide ogni cosa”. In aggiunta, questo principio è affiancato dallo Songun che stabilisce una forte centralità dell’Armata Popolare Coreana negli affari di Stato. Questo elaborato, pertanto, mira ad approfondire il regime totalitario della Corea del Nord partendo dalle sue origini fino ai giorni nostri: in primo luogo ripercorrendo gli avvenimenti storici che hanno portato alla nascita della forma di governo, in secondo luogo invece attraverso un’analisi più approfondita delle ideologie e degli strumenti utilizzati dai suoi leader che hanno consolidato il governo fondato sul terrore.
Nascita e sviluppo del regime totalitario in Corea del Nord
SIMIC, BILJANA
2021/2022
Abstract
La Repubblica Popolare Democratica di Corea è de iure una Repubblica socialista, ma è de facto uno Stato totalitario. I principi su cui si fonda il suo regime si sono ispirati alle ideologie dell’Unione Sovietica di Stalin e della Repubblica Popolare Cinese di Mao Zedong. Il rapporto tra queste tre potenze difatti si intensificò con l’avvento della Guerra di Corea che si inserì nel conflitto tra Stati Uniti e URSS, la Guerra Fredda. Questa guerra però non solo non riuscì a stabilire la pace tra le due Coree, ma fu il punto di partenza per l’isolazionismo della Corea del Nord. Al giorno d’oggi, la Corea del Nord è conosciuta soprattutto grazie alla Dinastia Kim iniziata con “il grande leader” Kim Il-Sung, che fu artefice del “culto della personalità”. L’attuale leader supremo invece è suo nipote, Kim Jong-un, che continua a seguire le orme del padre Kim Jong-Il e del nonno. I loro regimi dittatoriali si fondano su due principi fondamentali: Juche e Songun. Il primo è la corrente principale del regime nordcoreano ed è sancito all’articolo 3 dalla Costituzione: esso è una fusione tra Confucianesimo, sciamanesimo, Marxismo e molti altri, che possiamo riassumere però nella frase “l'uomo è il padrone di ogni cosa e decide ogni cosa”. In aggiunta, questo principio è affiancato dallo Songun che stabilisce una forte centralità dell’Armata Popolare Coreana negli affari di Stato. Questo elaborato, pertanto, mira ad approfondire il regime totalitario della Corea del Nord partendo dalle sue origini fino ai giorni nostri: in primo luogo ripercorrendo gli avvenimenti storici che hanno portato alla nascita della forma di governo, in secondo luogo invece attraverso un’analisi più approfondita delle ideologie e degli strumenti utilizzati dai suoi leader che hanno consolidato il governo fondato sul terrore.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/36946