La Francia assume un ruolo significativo a partire dal fallimento del progetto di integrazione europea relativa alla creazione di una Comunità Economica Europea (CED). Nel primo capitolo vengono spiegati gli avvenimenti che hanno portato alla mancata ratifica francese del Trattato CED. Nel secondo capitolo vengono illustrate le negoziazioni successive che hanno portato alla formulazione dei Trattati di Roma. Viene specificato come Parigi accresce il proprio potere negoziale negli anni che vanno dal 1954 al 1957, poiché gli stati membri della CECA riconoscono il fatto che la Francia sia stata in grado di boicottare un’importante progetto di integrazione settoriale. La lezione appresa dalla CED è che in questo periodo storico gli stati nazionali non sono in grado di aderire a dei progetti eccessivamente sovranazionali, quali la proposta dell’esercito europeo. Nel terzo capitolo vengono descritti i Trattati di Roma, che istituiscono la Comunità Economica Europea (CEE) e la Comunità europea dell'energia atomica (EURATOM), che rappresentano il giusto compromesso tra le dinamiche sovranazionale e intergovernamentale. La creazione della CEE è stata possibile grazie a una serie di fattori, quali il contesto favorevole e la presenza di personalità che hanno lavorato all’elaborazione dei Trattati in modo tale da raggiungere un compromesso con tutti i partner. Quest’ultimo aspetto assume un’importanza fondamentale, soprattutto nell’ottica di soddisfare le richieste della Francia, che in questo periodo è in piena crisi interna, economica e coloniale.
Il ruolo della Francia nel processo di integrazione europea: dal fallimento della CED ai Trattati di Roma (1954-1957)
TOSI, FRANCESCA
2021/2022
Abstract
La Francia assume un ruolo significativo a partire dal fallimento del progetto di integrazione europea relativa alla creazione di una Comunità Economica Europea (CED). Nel primo capitolo vengono spiegati gli avvenimenti che hanno portato alla mancata ratifica francese del Trattato CED. Nel secondo capitolo vengono illustrate le negoziazioni successive che hanno portato alla formulazione dei Trattati di Roma. Viene specificato come Parigi accresce il proprio potere negoziale negli anni che vanno dal 1954 al 1957, poiché gli stati membri della CECA riconoscono il fatto che la Francia sia stata in grado di boicottare un’importante progetto di integrazione settoriale. La lezione appresa dalla CED è che in questo periodo storico gli stati nazionali non sono in grado di aderire a dei progetti eccessivamente sovranazionali, quali la proposta dell’esercito europeo. Nel terzo capitolo vengono descritti i Trattati di Roma, che istituiscono la Comunità Economica Europea (CEE) e la Comunità europea dell'energia atomica (EURATOM), che rappresentano il giusto compromesso tra le dinamiche sovranazionale e intergovernamentale. La creazione della CEE è stata possibile grazie a una serie di fattori, quali il contesto favorevole e la presenza di personalità che hanno lavorato all’elaborazione dei Trattati in modo tale da raggiungere un compromesso con tutti i partner. Quest’ultimo aspetto assume un’importanza fondamentale, soprattutto nell’ottica di soddisfare le richieste della Francia, che in questo periodo è in piena crisi interna, economica e coloniale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/36949