La violenza nei confronti delle donne è da sempre una piaga della nostra società ed è convenuta come una grave violazione dei diritti umani. Più comunemente potrebbe essere definita come una limitazione della vita delle donne nell'esercizio dei più basilari diritti umani. Allo stato attuale, lo strumento più ambizioso e progressista per l'eliminazione della violenza contro le donne è la "Convenzione di Istanbul": un trattato internazionale che stabilisce, per i governi, standard minimi di protezione e di supporto per contrastare questo tipo di violenza. Purtroppo, la fitta nube di disinformazione che aleggia attorno alla Convenzione ha portato, negli ultimi anni, alla messa in dubbio dei suoi autentici obiettivi. Titubanza, perplessità e la convinzione che la dichiarazione occulti una sorta di "agenda nascosta" hanno indotto la Turchia a ritirarsi da essa. Attualmente si teme che anche altri paesi possano accodarsi. Preoccupante e a tratti inquietante è il fatto che la mossa del paese turco sia in linea con minacce analoghe provenienti dalla Polonia. L'obiettivo di questo studio sarà quello di approfondire e analizzare, in particolare modo, le posizioni favorevoli o contrarie all'interno del paese polacco, al fine di asserire o meno la possibilità di parlare di una effettiva "Polexit" dalla Convenzione di Istanbul. Tuttavia, potranno essere presi in considerazione anche i pareri di altri paesi, in modo da delineare somiglianze o contrasti sull'intero panorama europeo.
La Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica - Posizione della Polonia sulla Convenzione di Istanbul
ZAGGIA, MARIANNA
2021/2022
Abstract
La violenza nei confronti delle donne è da sempre una piaga della nostra società ed è convenuta come una grave violazione dei diritti umani. Più comunemente potrebbe essere definita come una limitazione della vita delle donne nell'esercizio dei più basilari diritti umani. Allo stato attuale, lo strumento più ambizioso e progressista per l'eliminazione della violenza contro le donne è la "Convenzione di Istanbul": un trattato internazionale che stabilisce, per i governi, standard minimi di protezione e di supporto per contrastare questo tipo di violenza. Purtroppo, la fitta nube di disinformazione che aleggia attorno alla Convenzione ha portato, negli ultimi anni, alla messa in dubbio dei suoi autentici obiettivi. Titubanza, perplessità e la convinzione che la dichiarazione occulti una sorta di "agenda nascosta" hanno indotto la Turchia a ritirarsi da essa. Attualmente si teme che anche altri paesi possano accodarsi. Preoccupante e a tratti inquietante è il fatto che la mossa del paese turco sia in linea con minacce analoghe provenienti dalla Polonia. L'obiettivo di questo studio sarà quello di approfondire e analizzare, in particolare modo, le posizioni favorevoli o contrarie all'interno del paese polacco, al fine di asserire o meno la possibilità di parlare di una effettiva "Polexit" dalla Convenzione di Istanbul. Tuttavia, potranno essere presi in considerazione anche i pareri di altri paesi, in modo da delineare somiglianze o contrasti sull'intero panorama europeo.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Zaggia_Marianna.pdf
accesso aperto
Dimensione
1.18 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.18 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/36957