La letteratura scientifica riporta numerosi studi in merito al recupero funzionale dopo un intervento di stabilizzazione della spalla, ma non presenta altrettanti studi specifici per la rieducazione post intervento di transfer del muscolo Gran Dorsale. La patologia della cuffia dei rotatori rimane una delle condizioni di spalla più comuni, che nella maggior parte dei casi è trattata chirurgicamente; l’intervento di trasferimento del Gran Dorsale è un’opzione che viene eseguita quando il sistema di tendini della cuffia ha una lesione irreparabile massiva e la testa omerale, non più adeguatamente trattenuta nella sua posizione, entra progressivamente a contatto con l'arco coraco-acromiale. Ciò comporta un appiattimento della testa e delle tuberosità (femoralizzazione), un arrotondamento ed assottigliamento dell'arco coraco-acromiale (acetabolarizzazione) ed un'erosione della porzione craniale della glena, portando ad insorgenza di dolore e limitazione dei movimenti. Da qui, viste le poche evidenze scientifiche a riguardo, l’idea di proporre un programma di esercizio post intervento specifico per il miglioramento dell’articolarità e della funzionalità della spalla.
IL RUOLO DELLA RIEDUCAZIONE FUNZIONALE NEL RECUPERO POST INTERVENTO DI TRANSFER DEL GRAN DORSALE: STUDIO DI UNA SERIE DI CASI
ZAMBOLIN, ANNA
2021/2022
Abstract
La letteratura scientifica riporta numerosi studi in merito al recupero funzionale dopo un intervento di stabilizzazione della spalla, ma non presenta altrettanti studi specifici per la rieducazione post intervento di transfer del muscolo Gran Dorsale. La patologia della cuffia dei rotatori rimane una delle condizioni di spalla più comuni, che nella maggior parte dei casi è trattata chirurgicamente; l’intervento di trasferimento del Gran Dorsale è un’opzione che viene eseguita quando il sistema di tendini della cuffia ha una lesione irreparabile massiva e la testa omerale, non più adeguatamente trattenuta nella sua posizione, entra progressivamente a contatto con l'arco coraco-acromiale. Ciò comporta un appiattimento della testa e delle tuberosità (femoralizzazione), un arrotondamento ed assottigliamento dell'arco coraco-acromiale (acetabolarizzazione) ed un'erosione della porzione craniale della glena, portando ad insorgenza di dolore e limitazione dei movimenti. Da qui, viste le poche evidenze scientifiche a riguardo, l’idea di proporre un programma di esercizio post intervento specifico per il miglioramento dell’articolarità e della funzionalità della spalla.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/37126