Lo sviluppo dell’individuo dura tutta la vita e, abbracciando un’ottica neurocostruttivista, è possibile affermare che lo sviluppo delle abilità cognitive superiori, come ad esempio il linguaggio orale e scritto, poggia e non può prescindere dallo sviluppo di adeguati meccanismi cognitivi di base come quello percettivo, mnestico, attentivo e motorio. È stato quindi ipotizzato che alla base delle difficoltà del linguaggio orale e scritto vi sia una disfunzione alla base di meccanismi cognitivi di più basso livello. È per questo motivo che il presente studio si pone come primo obiettivo di indagare l’effetto che una stimolazione ritmica può generare sui processi di lettura e scrittura in popolazioni tipiche adulte. Da tale analisi ci si aspetta di contribuire alla letteratura che ha già evidenziato come, pazienti con difficoltà di letto-scrittura che hanno ricevuto training ritmici, hanno migliorato le loro abilità ottenendo benefici a lungo termine rispetto al gruppo di controllo. Come secondo obiettivo, lo studio si propone di indagare se vi è discrepanza tra il livello di prestazione del soggetto nelle diverse condizioni sperimentali (baseline, soppressione, ritmo) e la percezione soggettiva della difficoltà per ogni singola condizione sperimentale. Lo studio in questione si propone di contribuire alle linee di ricerca volte a costruire possibili task di screening e training ritmici da aggiungere ai training logopedici e neuropsicologici classici: il training ritmico consente, in una modalità più ecologica e semplice da attuare, di coinvolgere il/la partecipante, raggiungere consistenti benefici e mantenere buoni risultati nel tempo.
Un'indagine sul ruolo del ritmo e delle abilità cognitive di base nello sviluppo della letto-scrittura
BOELLIS, MARIAPIA
2021/2022
Abstract
Lo sviluppo dell’individuo dura tutta la vita e, abbracciando un’ottica neurocostruttivista, è possibile affermare che lo sviluppo delle abilità cognitive superiori, come ad esempio il linguaggio orale e scritto, poggia e non può prescindere dallo sviluppo di adeguati meccanismi cognitivi di base come quello percettivo, mnestico, attentivo e motorio. È stato quindi ipotizzato che alla base delle difficoltà del linguaggio orale e scritto vi sia una disfunzione alla base di meccanismi cognitivi di più basso livello. È per questo motivo che il presente studio si pone come primo obiettivo di indagare l’effetto che una stimolazione ritmica può generare sui processi di lettura e scrittura in popolazioni tipiche adulte. Da tale analisi ci si aspetta di contribuire alla letteratura che ha già evidenziato come, pazienti con difficoltà di letto-scrittura che hanno ricevuto training ritmici, hanno migliorato le loro abilità ottenendo benefici a lungo termine rispetto al gruppo di controllo. Come secondo obiettivo, lo studio si propone di indagare se vi è discrepanza tra il livello di prestazione del soggetto nelle diverse condizioni sperimentali (baseline, soppressione, ritmo) e la percezione soggettiva della difficoltà per ogni singola condizione sperimentale. Lo studio in questione si propone di contribuire alle linee di ricerca volte a costruire possibili task di screening e training ritmici da aggiungere ai training logopedici e neuropsicologici classici: il training ritmico consente, in una modalità più ecologica e semplice da attuare, di coinvolgere il/la partecipante, raggiungere consistenti benefici e mantenere buoni risultati nel tempo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/37210