La composizione è stata lungamente e storicamente trascurata dai programmi di educazione musicale, ma attualmente è stata rivalutata grazie a principi inerenti al pensiero pedagogico e tecnologico i quali incentivano la collocazione della composizione nel curricolo musicale anche attraverso l’utilizzo di tecnologie specifiche di supporto. È importante ridefinire l’importanza e il ruolo della composizione rispetto ad altre attività musicali proprio perché contrariamente a quanto si pensa, i bambini sono in grado di inventare e scrivere musica. Il problema riguarda gli insegnanti dato che non tutti hanno una preparazione adeguata, un’esperienza o la convinzione della rilevanza di attività compositive. Molto spesso i docenti hanno difficoltà nel controllare e gestire tutti i passaggi di esperienze basate sulla composizione e preferiscono svolgere attività più semplici e abituali come quelle esecutive o di ascolto. Possiamo dunque intuire che le motivazioni che hanno orientato e guidato la ricerca sono da ritrovare nella volontà di promuovere un percorso di educazione alla composizione musicale attraverso la manipolazione significativa di eventi sonori. Infatti, nel contesto della scuola dell’infanzia, il termine composizione non si riferisce al processo di composizione tradizionale, ma comprende una vasta gamma di attività più informali e creative con i suoni. Pertanto, agli allievi coinvolti sono state proposte attività stimolanti in cui hanno manipolato suoni e silenzi producendo innumerevoli combinazioni di questi. In seguito, gli studenti hanno inoltre appreso a documentare tali composizioni attraverso una forma di notazione informale caratterizzata da simboli creati e decisi attraverso un lavoro di gruppo tra pari. Parallelamente, gli studenti oltre ad occuparsi della creazione e annotazione delle loro composizioni musicali si sono dedicati anche all’esecuzione di questi brani, impegnandosi nella costruzione di alcuni strumenti ispirati allo strumentario Orf. Questa attività pratica ha stimolato gli allievi a maturare una maggiore consapevolezza in merito a quanto è importante riciclare e riutilizzare gli oggetti che usiamo, per contribuire alla salvaguardia della sostenibilità del nostro pianeta. La ricerca si è poi conclusa con il compito autentico nel quale gli alunni hanno collaborato per la composizione ed esecuzione dell’inno scolastico, durante il saggio di fine anno con le famiglie. Riferimento guida nello sviluppo del percorso di ricerca sono stati gli innumerevoli studi svolti dal compositore Carl Orff, il quale ha dato un forte impulso alla produzione musicale nella scuola. L’ampia trattazione in merito allo “Schulwerk” e allo strumentario da lui inventato ha permesso di approfondire e attuare una attivazione degli allievi verso un “far musica” autonomo e cioè attraverso l’improvvisazione e l’ideazione di musica propria. Analogamente, da un punto di vista didattico le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione sono risultate fondamentali nella progettazione di un intervento didattico che fosse innovativo ma al contempo conforme alla prassi scolastica. Pertanto, contestualmente alla progettazione a ritroso delineata da Wiggins e McTighe, si è partiti dagli obiettivi di apprendimento definiti dalle Indicazioni Nazionali, nella volontà di stimolare negli studenti la capacità di riconoscere, improvvisare e produrre composizioni di suoni e silenzi. Infine, conformemente al metodo di ricerca sperimentale, la pratica di osservazione della classe-campione e l’analisi dei feedback da essa forniti hanno preceduto e seguito la sperimentazione stessa, permettendo una sistematica raccolta di dati utilizzando una molteplicità di strumenti (di cui griglie osservative, check-list, questionari semi-strutturati, e rubriche valutative).

La composizione musicale alla scuola dell'Infanzia

CECCON, GLORIA
2021/2022

Abstract

La composizione è stata lungamente e storicamente trascurata dai programmi di educazione musicale, ma attualmente è stata rivalutata grazie a principi inerenti al pensiero pedagogico e tecnologico i quali incentivano la collocazione della composizione nel curricolo musicale anche attraverso l’utilizzo di tecnologie specifiche di supporto. È importante ridefinire l’importanza e il ruolo della composizione rispetto ad altre attività musicali proprio perché contrariamente a quanto si pensa, i bambini sono in grado di inventare e scrivere musica. Il problema riguarda gli insegnanti dato che non tutti hanno una preparazione adeguata, un’esperienza o la convinzione della rilevanza di attività compositive. Molto spesso i docenti hanno difficoltà nel controllare e gestire tutti i passaggi di esperienze basate sulla composizione e preferiscono svolgere attività più semplici e abituali come quelle esecutive o di ascolto. Possiamo dunque intuire che le motivazioni che hanno orientato e guidato la ricerca sono da ritrovare nella volontà di promuovere un percorso di educazione alla composizione musicale attraverso la manipolazione significativa di eventi sonori. Infatti, nel contesto della scuola dell’infanzia, il termine composizione non si riferisce al processo di composizione tradizionale, ma comprende una vasta gamma di attività più informali e creative con i suoni. Pertanto, agli allievi coinvolti sono state proposte attività stimolanti in cui hanno manipolato suoni e silenzi producendo innumerevoli combinazioni di questi. In seguito, gli studenti hanno inoltre appreso a documentare tali composizioni attraverso una forma di notazione informale caratterizzata da simboli creati e decisi attraverso un lavoro di gruppo tra pari. Parallelamente, gli studenti oltre ad occuparsi della creazione e annotazione delle loro composizioni musicali si sono dedicati anche all’esecuzione di questi brani, impegnandosi nella costruzione di alcuni strumenti ispirati allo strumentario Orf. Questa attività pratica ha stimolato gli allievi a maturare una maggiore consapevolezza in merito a quanto è importante riciclare e riutilizzare gli oggetti che usiamo, per contribuire alla salvaguardia della sostenibilità del nostro pianeta. La ricerca si è poi conclusa con il compito autentico nel quale gli alunni hanno collaborato per la composizione ed esecuzione dell’inno scolastico, durante il saggio di fine anno con le famiglie. Riferimento guida nello sviluppo del percorso di ricerca sono stati gli innumerevoli studi svolti dal compositore Carl Orff, il quale ha dato un forte impulso alla produzione musicale nella scuola. L’ampia trattazione in merito allo “Schulwerk” e allo strumentario da lui inventato ha permesso di approfondire e attuare una attivazione degli allievi verso un “far musica” autonomo e cioè attraverso l’improvvisazione e l’ideazione di musica propria. Analogamente, da un punto di vista didattico le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione sono risultate fondamentali nella progettazione di un intervento didattico che fosse innovativo ma al contempo conforme alla prassi scolastica. Pertanto, contestualmente alla progettazione a ritroso delineata da Wiggins e McTighe, si è partiti dagli obiettivi di apprendimento definiti dalle Indicazioni Nazionali, nella volontà di stimolare negli studenti la capacità di riconoscere, improvvisare e produrre composizioni di suoni e silenzi. Infine, conformemente al metodo di ricerca sperimentale, la pratica di osservazione della classe-campione e l’analisi dei feedback da essa forniti hanno preceduto e seguito la sperimentazione stessa, permettendo una sistematica raccolta di dati utilizzando una molteplicità di strumenti (di cui griglie osservative, check-list, questionari semi-strutturati, e rubriche valutative).
2021
Musical composition at the Kindergarten
Composizione
notazione informale
suoni e silenzi
pallini
simbologia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/37292