La società d’oggi si può paragonare ad una medaglia con due facce, se da un lato è caratterizzata da continui stimoli, velocità, connessioni con tutto il mondo e progresso, dall’altro lato viviamo in una società che sta pian piano perdendo di vista i valori fondamentali come l’amore, i legami affettivi, il senso di protezione e la tutela dei più piccoli e che si sta differenziando molto anche dal punto di vista economico, sono sempre più le famiglie a rischio povertà. Tutto questo ci porta a vivere in quella che Bauman ha definito “società liquida”, una società del consumo priva di legami forti e di reali punti di riferimento che porta l’uomo a disperdersi in essa. Tutto diventa più fragile, comprese le relazioni familiari. È, quindi, in questa società che alcuni attori, come i Servizi sociali e le Comunità educative, rivestono un ruolo fondamentale: attraverso la loro azione, mirano alla tutela del minore e aiutano la famiglia d’origine, per quanto possibile, a recuperare quella stabilità affettiva e relazionale persa che può aver portato all’allontanamento dei figli. Tale elaborato si pone nell’ottica di voler illustrare la relazione triadica tra famiglia, Comunità educativa e minori attraverso un percorso articolato in ingresso in comunità, vita di comunità e dimissioni del minore. Ciascuno di questi aspetti, dopo essere stato trattato nella cornice teorica, verrà ripreso nei singoli capitoli sia sotto un’ulteriore prospettiva teorica, sia sotto un’ottica pratica, infatti, verranno riportati alcuni aspetti pratici legati al contesto educativo Casa Nostra di Dolo (Ve). L’ente Casa Nostra è composto da una comunità educativa residenziale per minori (Casa Serena), da una comunità educativa per minori con Pronta Accoglienza (Casa Aurora) e da un Centro Educativo diurno per minori (Casa Amica). Come dichiarato nella Carta dei servizi, tale ente fonda il proprio operato su alcuni principi, ovvero: Uguaglianza ed equità. Tutti, indipendentemente da sesso, lingua, religione, cultura ed opinione, hanno diritto ad usufruire dello stesso servizio; Continuità. C’è un intervento continuativo sia nella fase d’ingresso, nella vita del minore in comunità e nella sua dimissione; Partecipazione, intesa come una collaborazione con i Servizi invianti, le Istituzioni, la Comunità locale, le famiglie d’origine, ove possibile; Responsabilità sia verso i minori (rispetto della persona e dei suoi bisogni) sia verso tutti i soggetti coinvolti; Congruenza. Interventi e modalità educative si ispirano ad una progettualità condivisa con tutti i soggetti coinvolti nella vita di comunità del minore; Efficacia ed efficienza monitorate attraverso indicatori qualitativi e quantitativi; Umanità intesa come rispetto per la dignità della persona. Infine, per avere uno sguardo più approfondito della realtà locale, nelle appendici verranno riportate le griglie di osservazione utilizzate durante l’esperienza di tirocinio presso l’ente sopra citato e illustrate nel capitolo relativo agli incontri e telefonate protetti e incontri e telefonate autonomi/semiautonomi tra minori e genitori.

Un percorso di crescita comune: Famiglia, minore, comunità educativa residenziale.

MANGIA, CHIARA
2021/2022

Abstract

La società d’oggi si può paragonare ad una medaglia con due facce, se da un lato è caratterizzata da continui stimoli, velocità, connessioni con tutto il mondo e progresso, dall’altro lato viviamo in una società che sta pian piano perdendo di vista i valori fondamentali come l’amore, i legami affettivi, il senso di protezione e la tutela dei più piccoli e che si sta differenziando molto anche dal punto di vista economico, sono sempre più le famiglie a rischio povertà. Tutto questo ci porta a vivere in quella che Bauman ha definito “società liquida”, una società del consumo priva di legami forti e di reali punti di riferimento che porta l’uomo a disperdersi in essa. Tutto diventa più fragile, comprese le relazioni familiari. È, quindi, in questa società che alcuni attori, come i Servizi sociali e le Comunità educative, rivestono un ruolo fondamentale: attraverso la loro azione, mirano alla tutela del minore e aiutano la famiglia d’origine, per quanto possibile, a recuperare quella stabilità affettiva e relazionale persa che può aver portato all’allontanamento dei figli. Tale elaborato si pone nell’ottica di voler illustrare la relazione triadica tra famiglia, Comunità educativa e minori attraverso un percorso articolato in ingresso in comunità, vita di comunità e dimissioni del minore. Ciascuno di questi aspetti, dopo essere stato trattato nella cornice teorica, verrà ripreso nei singoli capitoli sia sotto un’ulteriore prospettiva teorica, sia sotto un’ottica pratica, infatti, verranno riportati alcuni aspetti pratici legati al contesto educativo Casa Nostra di Dolo (Ve). L’ente Casa Nostra è composto da una comunità educativa residenziale per minori (Casa Serena), da una comunità educativa per minori con Pronta Accoglienza (Casa Aurora) e da un Centro Educativo diurno per minori (Casa Amica). Come dichiarato nella Carta dei servizi, tale ente fonda il proprio operato su alcuni principi, ovvero: Uguaglianza ed equità. Tutti, indipendentemente da sesso, lingua, religione, cultura ed opinione, hanno diritto ad usufruire dello stesso servizio; Continuità. C’è un intervento continuativo sia nella fase d’ingresso, nella vita del minore in comunità e nella sua dimissione; Partecipazione, intesa come una collaborazione con i Servizi invianti, le Istituzioni, la Comunità locale, le famiglie d’origine, ove possibile; Responsabilità sia verso i minori (rispetto della persona e dei suoi bisogni) sia verso tutti i soggetti coinvolti; Congruenza. Interventi e modalità educative si ispirano ad una progettualità condivisa con tutti i soggetti coinvolti nella vita di comunità del minore; Efficacia ed efficienza monitorate attraverso indicatori qualitativi e quantitativi; Umanità intesa come rispetto per la dignità della persona. Infine, per avere uno sguardo più approfondito della realtà locale, nelle appendici verranno riportate le griglie di osservazione utilizzate durante l’esperienza di tirocinio presso l’ente sopra citato e illustrate nel capitolo relativo agli incontri e telefonate protetti e incontri e telefonate autonomi/semiautonomi tra minori e genitori.
2021
A common growth path: family, minor, residential and educational community.
Comunità educativa
Famiglia d'origine
Incontri protetti
Schede osservative
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/37385