Il diritto delle successioni cerca di trovare un equilibrio tra la tutela dell’autonomia testamentaria e la tutela dei più stretti congiunti. In ragione dell’esistenza di determinati vincoli familiari, la legge segna un limite alla libertà testamentaria, cercando di contrastarne un possibile abuso, che potrebbe anche concretarsi in un accordo fraudatorio del testatore, d’accordo con lo stesso legittimario leso o pretermesso, ai danni del creditore personale di quest’ultimo. Nell’attuale sistema normativo, sembra che il codice non riconosca adeguata tutela al creditore personale del legittimario. Prendendo le mosse dalla ricostruzione storico-comparatistica della legittima ed esaminata la posizione giuridica del legittimario, si affronta la domanda sul se e in che modo il creditore del legittimario leso o pretermesso possa godere di protezione, focalizzando l’attenzione tanto sulla struttura e sulla funzione degli istituti giuridici, quanto sulla cornice valoriale e sulle direttive pratiche. A tale domanda si cerca di dare una risposta guardando anche oltre l’ordinamento italiano, dedicando attenzione agli ordinamenti austriaco e tedesco, soprattutto nel capire se al creditore personale del legittimario vada accordata la tutela nella vicenda successoria. Si tenterà di guardare con attenzione alle logiche di un sistema al fine di dare risposta a una concreta questione che agita la realtà giuridica contemporanea: la vicenda successoria, lungi dall’essere un affare che riguarda esclusivamente la famiglia, è destinata a riflettersi sulla posizione di soggetti terzi, estranei al nucleo familiare, o dobbiamo invece continuare a perpetuare la tradizione fondata sul paradigma individualistico ed endofamiliare della disciplina successoria?
La tutela del creditore del legittimario e il diritto (di rinunciare) alla legittima. Una prospettiva comparata.
MUSTAFIC, BOJAN
2021/2022
Abstract
Il diritto delle successioni cerca di trovare un equilibrio tra la tutela dell’autonomia testamentaria e la tutela dei più stretti congiunti. In ragione dell’esistenza di determinati vincoli familiari, la legge segna un limite alla libertà testamentaria, cercando di contrastarne un possibile abuso, che potrebbe anche concretarsi in un accordo fraudatorio del testatore, d’accordo con lo stesso legittimario leso o pretermesso, ai danni del creditore personale di quest’ultimo. Nell’attuale sistema normativo, sembra che il codice non riconosca adeguata tutela al creditore personale del legittimario. Prendendo le mosse dalla ricostruzione storico-comparatistica della legittima ed esaminata la posizione giuridica del legittimario, si affronta la domanda sul se e in che modo il creditore del legittimario leso o pretermesso possa godere di protezione, focalizzando l’attenzione tanto sulla struttura e sulla funzione degli istituti giuridici, quanto sulla cornice valoriale e sulle direttive pratiche. A tale domanda si cerca di dare una risposta guardando anche oltre l’ordinamento italiano, dedicando attenzione agli ordinamenti austriaco e tedesco, soprattutto nel capire se al creditore personale del legittimario vada accordata la tutela nella vicenda successoria. Si tenterà di guardare con attenzione alle logiche di un sistema al fine di dare risposta a una concreta questione che agita la realtà giuridica contemporanea: la vicenda successoria, lungi dall’essere un affare che riguarda esclusivamente la famiglia, è destinata a riflettersi sulla posizione di soggetti terzi, estranei al nucleo familiare, o dobbiamo invece continuare a perpetuare la tradizione fondata sul paradigma individualistico ed endofamiliare della disciplina successoria?File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/37459