L’applicazione del senatoconsulto Silaniano all’assassinio di Pedanio Secondo

Le fonti che descrivono le vicende riguardanti l’assassinio del prefetto dell’Urbe Pedanio Secondo sono molto scarne. Per la verità, solamente Tacito negli Annali riporta quanto accaduto. Lo storico racconta che nell’anno 61 d.C., durante il regno di Nerone, probabilmente tra la primavera e l’estate, un ricco prefetto fu ucciso da uno dei suoi servi, anche se le ragioni dell’assassinio non sono del tutto chiare. I possibili moventi sono due. Il primo potrebbe essere rinvenuto nel fatto che, dopo aver convenuto il prezzo per la libertà dello schiavo, il dominus per qualche ragione a noi ignota abbia fatto saltare l’accordo suscitando l’ira del servo. Oppure alla base del delitto potrebbe esservi stata una questione sentimentale: Tacito ipotizza che il servo, innamorato di un exoletus, un soggetto dai costumi corrotti, un amasio, non potesse sopportare la rivalità con il padrone, anch’egli sentimentalmente legato a costui, e, spinto dalla gelosia, lo uccise.