Problema: La pandemia da Sars-Cov-2 ha modificato diversi aspetti della vita relazionale di tutte le persone facendo percepire quest’ultime come “rischiose” per la propria ed altrui salute. Il modo di approcciarsi nella vita privata e professionale è andato incontro a diversi cambiamenti ed è stato necessario quindi adattarsi alle implicazioni comportamentali impartite dal Covid-19 (Fondazione ANT, 2021). Uno degli aspetti fondamentali dell’assistenza domiciliare infermieristica nel contesto delle cure palliative risulta essere la dimensione relazionale. Nel contesto delle Cure Palliative ci si ritrova per lo più dinanzi a persone affette da patologie neoplastiche in fase terminale e non, le quali comportano già un grande carico di stress e di sofferenza. Scopo: Lo scopo di questo studio è quello di identificare, sulla base delle evidenze scientifiche, le situazioni che hanno compromesso la relazione di aiuto tra l’infermiere e la persona assistita affetta da patologia neoplastica. Verrà indagato, dunque, quello che è stato l’impatto dato dalle implicazioni comportamentali previste dalla pandemia da SARS-CoV-2 sulla relazione d’aiuto. Materiali e metodi: Disegno dello studio: Revisione della bibliografia; Setting: Domicilio del paziente oncologico; Campione: pazienti con età superiore ai 18 anni con diagnosi di tumore in fase avanzata in trattamento assistenziale infermieristico; Strumento di rilevazione dei dati: Tabella di comparazione degli studi (inclusi ed esclusi) riguardo ai criteri in esame previsti dalle ipotesi pre-selezionate. La seguente ricerca si compone di 8 articoli, i quali sono stati pubblicati tra il 2020 ed il 2022 e mettono in luce quanto in oggetto di tesi nei seguenti Paesi: Australia, Belgio, India, Israele ed Italia. Risultati: Sono state create 2 tabelle che dimostrano rispettivamente quali sono state le restrizioni/implicazioni comportamentali impartite dal COVID-19 e quali, invece, le ripercussioni psicologiche più emergenti. Uno dei limiti principali alla selezione degli articoli è stata, inoltre, la carenza di articoli data per lo più dalla vicinanza temporale dello scoppio della Pandemia. Discussione: La relazione di aiuto rivolta a tali persone è stata influenzata da una serie di fattori che coincidono principalmente con l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (DPI) e con il distanziamento sociale che hanno rappresentato un ostacolo alla comunicazione nonché una “barriera” che rende invisibile parte del volto, il sorriso e altri segnali non verbali importanti per l’instaurarsi di una relazione empatica. Sono state rilevate, poi, altre problematiche di carattere organizzativo (diversa programmazione degli accessi, riduzione della permanenza a domicilio, difficoltà tecniche inerenti alla telemedicina…) che hanno influenzato la relazione di aiuto e hanno contribuito all’incremento dello stress e di altre ripercussioni psicologiche. Per contrastare il senso di abbandono e di incertezza, è aumentato l’utilizzo delle consultazioni telefoniche.Conclusione: si evince che la relazione di aiuto tra l’infermiere ed il paziente oncologico in trattamento simultaneo è stata fortemente influenzata dal contesto pandemico. A risaltare è stata la telemedicina che ha potuto far fronte alle restrizioni che talvolta non permettevano la relazione di persona. Tuttavia, date le difficoltà riscontrate nel suo utilizzo, sarebbe necessario migliorare le piattaforme al fine di non interrompere la relazione di aiuto oltre che garantire un’assistenza sanitaria di qualità (Kieran et al., 2022).Inoltre, viste le numerose ripercussioni psicologiche ed emotive emerse, si deduce che potrebbe essere particolarmente utile uno screening per il disagio percepito da tali persone oltre che il monitoraggio di tale aspetto al fine di permettere un’analisi degli effetti psicologici a lungo termine.

"La relazione di aiuto durante il COVID-19 e l’impatto assistenziale nei pazienti oncologici in Cure palliative simultanee"

EZ-ZAHIRI, AMINA
2021/2022

Abstract

Problema: La pandemia da Sars-Cov-2 ha modificato diversi aspetti della vita relazionale di tutte le persone facendo percepire quest’ultime come “rischiose” per la propria ed altrui salute. Il modo di approcciarsi nella vita privata e professionale è andato incontro a diversi cambiamenti ed è stato necessario quindi adattarsi alle implicazioni comportamentali impartite dal Covid-19 (Fondazione ANT, 2021). Uno degli aspetti fondamentali dell’assistenza domiciliare infermieristica nel contesto delle cure palliative risulta essere la dimensione relazionale. Nel contesto delle Cure Palliative ci si ritrova per lo più dinanzi a persone affette da patologie neoplastiche in fase terminale e non, le quali comportano già un grande carico di stress e di sofferenza. Scopo: Lo scopo di questo studio è quello di identificare, sulla base delle evidenze scientifiche, le situazioni che hanno compromesso la relazione di aiuto tra l’infermiere e la persona assistita affetta da patologia neoplastica. Verrà indagato, dunque, quello che è stato l’impatto dato dalle implicazioni comportamentali previste dalla pandemia da SARS-CoV-2 sulla relazione d’aiuto. Materiali e metodi: Disegno dello studio: Revisione della bibliografia; Setting: Domicilio del paziente oncologico; Campione: pazienti con età superiore ai 18 anni con diagnosi di tumore in fase avanzata in trattamento assistenziale infermieristico; Strumento di rilevazione dei dati: Tabella di comparazione degli studi (inclusi ed esclusi) riguardo ai criteri in esame previsti dalle ipotesi pre-selezionate. La seguente ricerca si compone di 8 articoli, i quali sono stati pubblicati tra il 2020 ed il 2022 e mettono in luce quanto in oggetto di tesi nei seguenti Paesi: Australia, Belgio, India, Israele ed Italia. Risultati: Sono state create 2 tabelle che dimostrano rispettivamente quali sono state le restrizioni/implicazioni comportamentali impartite dal COVID-19 e quali, invece, le ripercussioni psicologiche più emergenti. Uno dei limiti principali alla selezione degli articoli è stata, inoltre, la carenza di articoli data per lo più dalla vicinanza temporale dello scoppio della Pandemia. Discussione: La relazione di aiuto rivolta a tali persone è stata influenzata da una serie di fattori che coincidono principalmente con l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (DPI) e con il distanziamento sociale che hanno rappresentato un ostacolo alla comunicazione nonché una “barriera” che rende invisibile parte del volto, il sorriso e altri segnali non verbali importanti per l’instaurarsi di una relazione empatica. Sono state rilevate, poi, altre problematiche di carattere organizzativo (diversa programmazione degli accessi, riduzione della permanenza a domicilio, difficoltà tecniche inerenti alla telemedicina…) che hanno influenzato la relazione di aiuto e hanno contribuito all’incremento dello stress e di altre ripercussioni psicologiche. Per contrastare il senso di abbandono e di incertezza, è aumentato l’utilizzo delle consultazioni telefoniche.Conclusione: si evince che la relazione di aiuto tra l’infermiere ed il paziente oncologico in trattamento simultaneo è stata fortemente influenzata dal contesto pandemico. A risaltare è stata la telemedicina che ha potuto far fronte alle restrizioni che talvolta non permettevano la relazione di persona. Tuttavia, date le difficoltà riscontrate nel suo utilizzo, sarebbe necessario migliorare le piattaforme al fine di non interrompere la relazione di aiuto oltre che garantire un’assistenza sanitaria di qualità (Kieran et al., 2022).Inoltre, viste le numerose ripercussioni psicologiche ed emotive emerse, si deduce che potrebbe essere particolarmente utile uno screening per il disagio percepito da tali persone oltre che il monitoraggio di tale aspetto al fine di permettere un’analisi degli effetti psicologici a lungo termine.
2021
"The supportive relationship during COVID-19 and health-care impact in cancer patients in simultaneous palliative care"
Cure palliative
SARS-CoV-2
paziente oncologico
relazione d'aiuto
restrizioni
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/37797